Triduo in onore di San Vincenzo Pallotti

a cura di paolo (0 commenti)

Le prime comunità cristiane hanno cambiato l'ambiente annunciando i valori di Gesù. Cosa che sbalordiva allora, come oggi: annunciare la fraternità “Tutti fratelli” e figli uguali per Dio

 

Il terzo giorno, il 21 gennaio, abbiamo avuto il privilegio di accogliere Sua Eccellenza il Cardinale Ángel Fernández Artime, SDB, Pro-Prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

La presenza di tutti i membri dei diversi Consigli Generali, insieme al Pro-Prefetto, che attualmente serve nel dicastero a loro referente, ha reso l’evento particolarmente significativo.

Un dettaglio speciale della celebrazione del 21 gennaio è stata la presenza del Fratello Marcin Woźniczka, musicista e membro della Provincia Annunciazione del Signore in Polonia, che è giunto appositamente per suonare l’organo Tamburini recentemente restaurato.

E’ stata una bellissima celebrazione.

Nell’omelia il Cardinale ha iniziato citando il primo versetto della Lettera agli Ebrei, cap.6, 10-20

Fratelli, Dio non è ingiusto tanto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e che tuttora rendete ai santi. Desideriamo soltanto che ciascuno di voi dimostri il medesimo zelo perché la sua speranza abbia compimento sino alla fine, perché non diventiate pigri, ma piuttosto imitatori di coloro che, con la fede e la costanza, divengono eredi delle promesse”.

Il Cardinale ha detto che è lo Spirito che semina i carismi nella Chiesa e che lui, essendo Salesiano, si sente fortunato ad averne uno che porta stretto al cuore. Il Carisma del Pallotti è un carisma attuale, oggi, come al tempo del Pallotti. Ravvivare la fede, punto centrale, rafforzare la carità e servire l'annuncio del vangelo.

Quanto bisogno c’è di ravvivare la fede e comunicare la buona novella e rafforzare la carità e, la cosa speciale, come dice il Pallotti: ciascuno con la propria vocazione.

I due versetti agli ebrei sono scritti per noi oggi. Dio non dimentica ciò che facciamo. E questo ci spinge a praticare la carità con grande calore, vivendo la speranza, quella che non delude mai.

Le prime comunità cristiane hanno cambiato l'ambiente annunciando i valori di Gesù. Cosa che sbalordiva allora, come oggi: annunciare la fraternità “Tutti fratelli” e figli uguali per Dio. Il mondo di oggi, vive in una grande pesantezza, aggravata dai più di 56 punti di guerra. Il potere economico sembra avere la meglio per qualcuno.

E qui, ecco l’opportunità di trasmettere nel mondo che c'è speranza. C’è speranza anche per tanti consacrati che hanno affievolito la speranza.

Siamo chiamati ad una grande rivoluzione: trasmettere speranza nella fede. La speranza non è ottimismo, ma annunciare la speranza anche nelle difficoltà.

Dobbiamo credere che è Dio che fa le cose e che conduce la storia.

Dobbiamo credere che è lo Spirito Santo a guidare l'Unione. E’ Lui che lo sostiene e non i potenti, come preghiamo nel magnificat. E’ Dio che rovescia i potenti e innalza gli umili. Lui non dimentica, ma rafforza e valorizza ogni nostra piccola azione.

 

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