Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce...

a cura di paolo (0 commenti)

Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. (Is. 9,1)

La liturgia dell’Avvento ci offre una grande ricchezza di riflessioni per prepararci a vivere il Natale, cioè, la nascita di Gesù. In Is. 9,1 leggiamo: “Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse”.Questo versetto ci presenta la speranza con due immagini, luce e gioia: “il popolo vide una grande luce … una luce rifulse”.

Le tenebre, simbolo del nulla e della morte, sono cancellate dalla luce: Nel libro della Genesiche parla della creazione del mondo il buio è totale ma poi risuona una Parola, “sia la luce” ed inizia la creazione. Isaia con le sue parole vuole annunciare una creazione nuova, una vita nuova, la persona potrà guardarsi attorno, vedere, e realizzarsi perché non si sente più minacciata, c’è Dio con lei. È la gioia di accogliere di nuovo il Dio della pace, della speranza.

            Ci rendiamo conto che inquesto tempoviviamo giorni di tenebre non solo a livello personale ma anche familiare e globale. C’è una crisi generale dei valori, di fede, di orientamento, lepersone non trovano lavoro; arrivano le migrazioni di massa che cambiano la nostra società. Anche noi, guardando avanti, ci chiediamo che cosa sarà il domani, ci sarà un domani?

Se il popolo di Israele ha vissuto una situazione di confusione, è così anche per noi. Noi “cristiani” abbiamo ancora speranza o siamo delusi pensando che non c’è più niente da fare? E se abbiamo una speranza, quale è l’oggetto della nostra speranza?

            La nostra speranza è basata sulle parole del profeta Isaia, il quale ci parla di Gesù come una grande luce che è scesa sulla terra, per illuminare tutti i popoli. Un bambino è venuto nel mondo, un qualcosa di piccolo, senza importanza, povero, umile, non ha nulla solo poche fasce quel BA ambino toglierà tutti i mali perché è venuto per noi, per prendere sulle sue spalle il potere e il suo nome sarà:

Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre Principe della pace"(Is 9, 5). Isaia ci presenta Gesù come quello che viene a dare vita e luce nuova per ogni angolo della terra. Tutti potranno vedere, contemplare ed accogliere la splendida luce che è Cristo Gesù.

            Carissimi fratelli e sorelle, anche noi che viviamo nel XXIo secolo abbiamo questo dono. Anche noi possiamo sperimentare il buio della solitudine, della mancanza di speranza, dell’egoismo, ed altri, ma Gesù viene e ci trasmette la vita nuova, la luce capace di cancellare tutte le tenebre, basta che il nostro cuore sia vigilante, attento e aperto a percepire le trasformazione che produrrà la presenza di un Dio fatto uomo.

Credo che il sentimento più bello, più soddisfacente nel Natale è contemplare Dio che vive in mezzo a noi, non solo vive ma si è fatto uno di noi.

            Le parole non riescono ad esprimere i sentimenti, pertanto è tempo di contemplare, di lasciarci invadere dallo splendore e dalle meraviglie che il Signore ha realizzato per venire su questa terra.

            Nel silenzio della notte Santa di Natale vogliamo augurarvi immensa gioia e pace perché Dio è con noi e ci ama con Amore Infinito come a figli prediletti.

Buon Natale !!!

Madre Ivete Garlet

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