I giovani verso il Giubileo

a cura di paolo (0 commenti)

Papa Francesco si è rivolto ai giovani dicendo che la loro opera è importante “perché essi possiedono un tipo di idealismo, entusiasmo e speranza, che ricordano a tutti noi che un mondo migliore è possibile, che la pace è possibile

 

Il 23 novembre sera, da Ostia siamo partiti con due pullman, diretti al Santuario del Divino Amore, Roma, per vivere un grande momento: la GMG Diocesana, una notte di festa, preghiera ed amicizia in preparazione al grande Giubileo del 2025.

Insieme a circa 900 giovani abbiamo vissuto momenti di musica dal vivo, giochi interattivi e tanta gioia.

Nonostante il freddo, 4 gradi, con le candele accese, siamo usciti in processione attraverso i luoghi significativi del Santuario, cantando, pregando e riflettendo.  

La veglia è stato un bel momento di raccoglimento. In essa abbiamo ascoltato alcune testimonianze, abbiamo adorato Gesù nell’Eucaristia e abbiamo avuto spazi per le confessioni. Alla fine, tra le stelle e l’alba del 24, dopo una dolce cornettata, ci siamo messi in cammino verso la Basilica di San Pietro.

Durante la messa, Papa Francesco si è rivolto ai giovani dicendo che la loro opera è importante “perché essi possiedono un tipo di idealismo, entusiasmo e speranza, che ricordano a tutti noi che un mondo migliore è possibile, che la pace è possibile. In particolare, i giovani possono aiutare gli altri a scoprire gli elementi cruciali che preparano la strada alla pace: il perdono e la disponibilità a lasciare andare i pregiudizi e le ferite del passato. I giovani sono creativi, ma è brutto quando noi incontriamo giovani ideologizzati, nei quali l’ideologia prende il posto dei pensieri, e la volontà di fare il bene”.

Alla fine della messa i giovani del Portogallo hanno consegnato la croce della GMG ai giovani rappresentanti della Corea, dove si svolgerà la prossima Giornata Mondiale della Gioventù.

Un caloroso grazie ai giovani della Parrocchia Regina Pacis, Ostia Lido, che sempre ci donano la possibilità di stare insieme.

Sr Helena Marques Pimenta, CSAC

 

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