Apostoli Oggi - Finché si vive, c'è speranza

a cura di paolo (0 commenti)

Veramente, non dobbiamo perdere questa opportunità di grazia per ravvivare in noi la speranza, perché finché c'è vita, c'è sempre speranza! Sempre!

 

In concomitanza con il Giubileo della Chiesa, celebriamo un Giubileo Pallottino
Riconosciamo che periodicamente la Chiesa promuove un significativo momento di riflessione, di perdono e di conversione spirituale. Traendo ispirazione dai tempi biblici, la Chiesa ha convocato e celebrato diversi giubilei a partire dal 1300. Circa 300 anni fa è stata stabilita una data fissa, e così ogni 25 anni i cristiani cattolici celebrano questo evento.

L'ultimo giubileo ordinario si è svolto nell'anno 2000, convocato da Papa San Giovanni Paolo II. Per vivere questa esperienza, le quattro grandi basiliche di Roma – la Basilica di San Pietro in Vaticano, la Basilica di San Giovanni in Laterano, la Basilica di Santa Maria Maggiore e la Basilica di San Paolo fuori le Mura – hanno aperto le loro Porte Sante, invitando i pellegrini a una profonda conversione di vita.

Successivamente, in modo straordinario, nel 2015, Papa Francesco ha indetto un Giubileo della Misericordia, celebrato a Roma e in tutte le diocesi del mondo, con le rispettive Porte Sante. Per l'anno 2025, ancora, dopo 25 anni, il Giubileo della Chiesa sarà celebrato a Roma, la Città Eterna, centro di pellegrinaggio per molti cristiani.


Nel 2025, inoltre, si ricorderà l'unico giubileo che il nostro Fondatore San Vincenzo Pallotti ha vissuto: sarà il 200° anniversario del Giubileo del 1825, indetto da Papa Leone XII attraverso la Bolla Quod Hoc Ineunte. È particolarmente interessante notare, con questa bolla, che il Papa convoca un giubileo per promuovere un rinnovamento spirituale di tutti e del mondo intero in Gesù Cristo, con l'obiettivo di accendere la fede e la carità tra tutti i cristiani. Spiccano i seguenti brani del documento papale riguardante il Giubileo del 1825:


"(...) In quest'anno che giustamente riconosciamo come tempo grato e salvifico, speriamo che ci sia data la straordinaria opportunità di cercare, con la salutare purificazione di tutto il popolo cristiano, un profondo rinnovamento in Cristo, dopo tante afflizioni che affliggono il popolo (...)"


"(...) Penso, infatti, a quanto contribuisca ad infiammare la fede e la carità nell' anima dei visitatori passeggiare per questi luoghi antichi, ai quali è mirabilmente affidata la maestà della religione; per far rivivere nell'immaginario tante migliaia di martiri che hanno consacrato questa terra con il loro sangue; per entrare nelle basiliche, per osservare i sacri epitaffi, per venerare le reliquie (...)"


Come figli di San Vincenzo Pallotti, conosciamo molto bene la terminologia pallottina, e per questo sono sicuro che riconosciamo alcuni termini e concetti presenti nelle parole di quell'antico testo papale: rinnovamento in Cristo, infiammare, rivivere, fede e carità. Si tratta di concetti che ci sono molto familiari.

In effetti, Pallotti era un figlio del suo tempo. Così, durante l'anno 1825, vivendo quel Giubileo, vediamo quanto egli sia stato influenzato da quell'atmosfera.


Grazie a rinomati biografi del nostro Santo, sappiamo che egli si dedicò intensamente alla promozione di quell'anno giubilare. Era un giovane sacerdote, appassionato della vita e del ministero sacerdotale, e in quell'anno lo vediamo profondamente impegnato come confessore e promotore di unità tra i vari agenti apostolici, sempre con l'obiettivo di realizzare il rinnovamento spirituale in Cristo che Papa Leone XII desiderava tanto.


A duecento anni dalla celebrazione di quel giubileo, siamo in un nuovo anno giubilare e Papa Francesco invita a "rianimare la speranza" (SPES NON CONFUNDIT, Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell'Anno 2025, prg 1). Sì, è davvero un'espressione interessante; è un invito alla riflessione: RIANIMARE la speranza! alimentare coraggio, soffiare vita...


Il Giubileo della Speranza, che si celebrerà in questo anno, ci ricorda che finché c'è vita, c'è speranza, e quindi siamo invitati a lottare sempre... per ciò che è buono, per ciò che è bello, per ciò che vale la pena, per la gioia, per l'onestà, per la generosità... insomma, per tutta la vita!


San Vincenzo Pallotti, in una breve lettera indirizzata all'amico Felice Randanini, scriveva che "Finché si vive, c'è speranza: si è ancora in grado di ottenere tutto; e spero che tu ottenga tutto, e più di quanto vuoi.

Pregate, pregate con fiducia – Sancti qui sperant in Domino habebunt fortitudinem, assument pennas ut aquilae, volabunt et non deficient = Chi spera nel Signore ritrova le forze, indossa le ali come piume, corre senza preoccuparsi, cammina senza stancarsi (cfr. Is 40,31) – Dio è con te – Dio sia con tutti i giorni di sempre".


Il Giubileo dell'anno 2025, indetto da Papa Francesco, ci chiama a metterci in moto come Pellegrini di Speranza. In questo tempo di grazia, vivremo un Giubileo Pallottino, in cui ricorderemo che "Finché si vive, c'è speranza", come ci ha insegnato San Vincenzo.

Celebreremo anche il 200° anniversario dell'unico giubileo vissuto e collaborato dal Fondatore, oltre a date significative come il 230° anniversario della sua vita e il 175° anniversario della sua morte. Questa sarà anche un'occasione propizia per esprimere la nostra gratitudine a Dio per il 190° anniversario dell'Ispirazione Apostolica, datato 9 gennaio 1835.

Inoltre, avremo l'opportunità di celebrare il 75° anniversario della beatificazione di San Vincenzo Pallotti.
Per vivere in pienezza l'Anno Giubilare Pallottino, siamo invitati ad accogliere questo periodo come un tempo di grazia e di conversione, attraverso la confessione, la preghiera e l'aiuto ai bisognosi. Il cambiamento di vita è un modo di vivere questo tempo.

Avremo la possibilità di ottenere le Indulgenze Plenarie visitando la Chiesa del Santissimo Salvatore in Onda, a Roma, dove riposano le reliquie del corpo di San Vincenzo Pallotti. Inoltre, per concessione papale attraverso la Penitenzieria Apostolica, potremo acquisire queste indulgenze il 22 di ogni mese durante l'anno 2025, mentre celebriamo la memoria di San Vincenzo Pallotti in qualsiasi parte del mondo, nelle chiese e negli oratori dove lavorano i sacerdoti, le suore e i laici pallottini.


Veramente, non dobbiamo perdere questa opportunità di grazia per ravvivare in noi la speranza,

perché finché c'è vita, c'è sempre speranza! Sempre!

 

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