Dal cuore della GMG 2023 - Testimonianza di una giovane coppia
a cura di paolo (0 commenti)

Testimonianza di una giovane coppia: Francesco e Silvia della Parrocchia Regina Pacis – Ostia Lido
Sono Francesco, 34 anni, e per me la GMG di Lisbona é stato un pellegrinaggio iniziato a dicembre 2022 quando con Silvia abbiamo cercato su Google un volo per Lisbona per un gruppo di 20 persone. Ci sembrava più uno scherzo, tant’è che la prima quotazione per il volo di gruppo l’abbiamo fatta scadere… poi però abbiamo ripreso l’idea e allora abbiamo iniziato seriamente a pensarci e in poco tempo si è formato il gruppo e da 2 che eravamo siamo diventati 13… ed è cresciuta l’euforia e abbiamo organizzato eventi per raccogliere un po’ di fondi e l’intera comunità parrocchiale ci ha aiutato e sostenuto!
Non avevo mai fatto un’esperienza alla GMG (non so perché, come dice don Rosini c’è un tempo per ogni cosa) e farla la prima volta come accompagnatore di un gruppo di 8 ragazze dai 15 anni in su organizzando tutto noi, dal volo all’alloggio ai pasti é stato un dono che il Signore mi ha fatto. E ci ha aiutato facendo sì che con Silvia avessimo già un viaggio (di piacere) organizzato per Lisbona per inizio giugno che ci ha permesso di andare “in esplorazione” di alcuni luoghi di interesse come ostello, supermercati e dintorni e siamo partiti più tranquilli e sereni, ma comunque con le nostre ansie e paure.
Non so quali fossero le emozioni che hanno accompagnato le ragazze del gruppo nei mesi e nei gironi prima della partenza ma sono sicuro che era un mix di euforia, paura, curiosità, ansia, felicità, gioia. Quello che so è che l’entusiasmo all’aeroporto poco prima della partenza era già alto e quando abbiamo iniziato ad incontrare i primi pellegrini che come noi stavano partendo per Lisbona è cresciuto ancora di più. Arrivati a Lisbona, questo entusiasmo é esploso in cori, canti, abbracci, preghiere in stazione e scambi di doni con chiunque incontravamo.
Di tutto quello che abbiamo vissuto insieme, quello che più mi ha colpito é il Rise Up del venerdì mattina. Guarda caso, una delle poche cose che non avevamo organizzato (la seconda è stata la presenza a Fatima nello stesso giorno e orario delle diocesi del Lazio).
Girato l’angolo del nostro ostello c’era una band che suonava musica e con essa un gruppo di pellegrini che ballavano… sembrava il risveglio muscolare che organizzano nei villaggi turistici. E ci siamo buttati in mezzo. Poi ci siamo seduti e abbiamo ascoltato una bellissima catechesi in spagnolo sulla Misericordia e ci siamo confrontati con altri pellegrini. Infine, abbiamo adorato Gesù e ci siamo abbracciati più volte. Un’emozione indescrivibile.
Dovevamo andare a comprare qualche souvenir, abbiamo invece trovato quell’amore gratis di Gesù che il Papa avrebbe raccontato a un milione e mezzo di ragazzi il giorno dopo durante la Veglia.
La gioia più grande era la sera quando stanchi morti presentavamo il programma del giorno dopo (e i relativi orari di sveglia e colazione) e vedevo nello sguardo di tutti la voglia di svegliarsi già al mattino pronti per vivere una nuova esperienza e incontrare nuove persone.
Sono grato per quello che il Signore mi ha offerto, per chi abbiamo incontrato durante il cammino e per tutti i momenti vissuti insieme.
Sto già pensando al Giubileo dei Giovani del 2025 quando sarà nostro compito accogliere milioni di ragazzi a Roma! E non sarà facile ma noi saremo pronti!
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Sono Silvia, ho 40 anni e per la prima volta ho partecipato alla GMG. Eh sì, la prima volta a 40 anni... Guardando indietro non sono mancate le occasioni: nel 2000 ero in vacanza in Umbria e ricordo ancora che mia madre insistette tanto, perché tornassi a Roma o partissi con i giovani umbri ma niente, risposi "no! Sono stanca, voglio riposarmi". A Cracovia, nel 2016, la scusa era il lavoro.
Adesso posso dirlo, erano davvero tutte scuse! Quello che veramente mi ha frenato è stata la paura, l'idea di faticare e affrontare situazioni che non mi avrebbero messo a mio agio.
Non ho nessun rimpianto, però. Con l'aiuto del Signore ho capito che quei rifiuti sono serviti per arrivare fino a qui, per capire che Lui ci chiede di affrontare situazioni "scomode", non per metterci alla prova, ma per liberarci da noi stessi, dalle nostre paure, fragilità e corazze, per essere davvero felici.
E Lisbona 2023 mi ha dato tanta felicità e gioia piena, fatta di sorrisi, abbracci e cori! E ha ravvivato in me il senso di continuare a fare Oratorio dopo tanti anni: camminare insieme ai ragazzi e dire insieme "ne valeva la pena".
I momenti che mi hanno più colpita sono stati quelli non organizzati, dove il Signore si è manifestato in maniera inaspettata: alla fine della festa degli italiani, dove eravamo pronti per ballare, scatenarci e urlare, invece, all'ingresso della croce, è caduto un silenzio emozionante. A Fatima, quando hanno cambiato il luogo della messa e abbiamo celebrato con tutte le diocesi del Lazio. E, infine, il venerdì mattina, quando, anche se un po' dispiaciuti, abbiamo rinunciato alle catechesi, perché troppo lontane. Il Signore si è fatto trovare facilmente nella piazza accanto all'ostello, con un forte momento di catechesi e adorazione.
Eh adesso? Continuo a pregare il Signore di riempire la mia vita, e quella di mio marito, di gioia, di aiutarci a camminare accanto ai ragazzi del nostro oratorio che è il posto più bello del mondo (cit. Don Alberto Ravagnani).