Quaresima

a cura di paolo (0 commenti)

Tempo di grazia ecammino verso la Pasqua 

Con il mercoledì delle Ceneri noi, popolo di Dio, ci rimettiamo in cammino.

Sì, perché la Quaresima è un cammino,  segno della misericordia di Dio, per i figli perduti. E’ anche una buona notizia, perché per tutti noi c’è speranza, possiamo convertirci e tornare a casa, dove ci aspetta il Padre. 

E’ un Cammino per scendere nella verità di noi stessi, riconoscere chi siamo e guardare i nostri peccati come occasione di misericordia; fare verità, infatti, vuol dire consegnarci all’amore del Padre, il solo che può trasformare la nostra polvere in oro, la cenere di una vita senza amore in una preziosità che sa di vita eterna. La sua ricompensa è il suo abbraccio pieno di amore misericordioso.

La Quaresima è il tempo liturgico voluto dalla Chiesa perché, attraverso la conversione, possiamo prepararci alla grande festa della Pasqua.

E come dice P. Antonello Iapicca, questo tempo è un’occasione forte di vita e va vissuto come un fidanzamento, perché è il cammino della sposa appoggiata al Padre che va incontro allo sposo, per celebrare le nozze nella notte delle notti, la notte di Pasqua, la notte dei figli di Dio, dei figli nel Figlio.

Dura 40 giorni; comincia il mercoledì delle Ceneri e si conclude il giovedì Santo, con la Messa vespertina. Durante questo tempo, soprattutto nella liturgia della domenica, siamo invitati a fare uno sforzo per recuperare il ritmo e lo stile dei veri credenti che devono vivere come figli di Dio.
Il colore liturgico è il viola che significa lutto e penitenza.

E’ un tempo di riflessione, di penitenza, di conversione spirituale; tempo di preparazione al mistero pasquale; siamo invitati a “lasciarci riconciliare da Dio”, a cambiare qualcosa di noi per essere migliori e poter vivere più vicini a Cristo e con Luiconoscere l’amore infinito del Padre.

La Chiesa c’invita a vivere la Quaresima come un itinerario che porta a Gesù Cristo, Crocifisso e Risorto, attraverso l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera, la condivisione col prossimo e il compimento delle opere buone; come madre c’invita a vivere gli atteggiamenti cristiani che ci aiutano ad assomigliare di più a Gesù Cristo, dal momento che, a causa del nostro peccato, ci siamo allontanati da Dio. Perciò, la Quaresima è il tempo del perdono e della riconciliazione fraterna. Ogni giorno, durante tutta la vita, dobbiamo strappare dai nostri cuori l’odio, il rancore, l’invidia, la gelosia che ostacolano il nostro amore a Dio ed ai fratelli.

In Quaresima, impariamo a conoscere e ad apprezzare la Croce di Gesù, con Gesù impariamo anche a portare la nostra croce con serenità, per raggiungere la gloria della resurrezione.

La durata della Quaresima è legata al simbolismo del numero quaranta presente nella Bibbia.

In questa, si parla dei quaranta giorni del diluvio, dei quarant’anni della marcia del popolo ebraico per il deserto, dei quaranta giorni di Mosè e di Elia sulla montagna, dei quaranta giorni passati da Gesù nel deserto prima di cominciare la sua vita pubblica, dei 400 anni durante i quali gli ebrei soggiornarono in Egitto.
Nella Bibbia, il numero quattro simboleggia l’universo materiale; seguito da zeri, significa il tempo della nostra vita sulla terra accompagnato da prove e difficoltà.
Vivere la Quaresima con questa consapevolezza ci porta a fissare sempre di più gli occhi sulla Parola di Dio rivolta a noi, suo Popolo, così pure  ci porta ancora a fissare gli occhi sul fratello che con noi cammina verso la stessa meta, e, inevitabilmente, può inciampare o farci inciampare; per questo il sostegno reciproco ci aiuta a camminare con più sicurezza.

Papa Francesco ci ripete continuamente che “Il Signore non si stanca mai di usare misericordia verso di noi, e vuole offrirci ancora una volta il suo perdono - tutti ne abbiamo bisogno - invitandoci a tornare a Lui con un cuore nuovo, purificato dal male, purificato dalle lacrime, per prendere parte alla sua gioia. Come accogliere questo invito? Ce lo suggerisce san Paolo: «Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio» (2 Cor5,20). Questo sforzo di conversione non è soltanto un’opera umana, è lasciarsi riconciliare. La riconciliazione tra noi e Dio è possibile grazie alla misericordia del Padre che, per amore verso di noi, non ha esitato a sacrificare il suo Figlio unigenito. Infatti il Cristo, che era giusto e senza peccato, per noi fu fatto peccato(v. 21) quando sulla croce fu caricato dei nostri peccati, e così ci ha riscattati e giustificati davanti a Dio. 

«In Lui» noi possiamo diventare giusti, in Lui possiamo cambiare, se accogliamo la grazia di Dio e non lasciamo passare invano questo «momento favorevole» (6,2). Per favore, fermiamoci, fermiamoci un po’ e lasciamoci riconciliare con Dio. 
Con questa consapevolezza, iniziamo fiduciosi e gioiosi l’itinerario quaresimale. Maria Madre Immacolata, senza peccato, sostenga il nostro combattimento spirituale contro il peccato, ci accompagni in questo momento favorevole, perché possiamo giungere a cantare insieme l’esultanza della vittoria nel giorno della Pasqua” (omelia delle Ceneri 2016)

Guarda su YouTube : >> Mons. Marco Busca - Il Tempo di Quaresima <<

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