In questo mondo martoriato dalla guerra, dall’ingiustizia, dalla mancanza di amore siamo inviati ad annunciare la buona novella

Cari fratelli e sorelle

         il tempo Pasquale è ricco di manifestazioni di Gesù Risorto, la morte non ha avuto l’ultima parola. Gesù continua vivo in mezzo a noi, non più con il corpo umano, ma con il corpo glorioso della Risurrezione.

         Gli stessi discepoli hanno faticato a credere che il sepolcro era vuoto. Le donne, che di buon mattino, si sono recate al sepolcro per profumare il corpo di Gesù, hanno trovato la pietra rimossa ed il sepolcro vuoto. In fretta sono andate ad annunciare ai discepoli ciò che hanno trovato, però, questi non credettero. Non credettero neanche ai due discepoli di Èmmaus che dissero di aver incontrato e visto Gesù. Rimasero chiusi nel loro pensiero.

         Questi discepoli hanno difficoltà a credere eppure erano coloro che avevano avuto più tempo di convivenza con Gesù. tre anni passati insieme a Lui, hanno visto i miracoli, hanno partecipato alle sue istruzioni e condiviso tutto con Lui; avrebbero dovuto essere i primi a credere nella risurrezione ed invece non è stato così. Cosa è mancato? Forse mancavano di fiducia e di umiltà.

         Ora ognuno di noi potrebbe domandarsi: Come ho vissuto la mia Pasqua? Cosa è cambiato o sta cambiando nella mia vita? Con quali azioni sto mettendo in pratica il Vangelo nella realtà odierna? Lasciamoci interpellare dalla Parola di Gesù per essere annunciatori della sua misericordia con parole ed azioni.

         Concludendo il suo incontro con i discepoli Gesù disse loro: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura” (Mc 16,15). Questo è il mandato che Gesù fa a ciascuno di noi. In questo mondo martoriato dalla guerra, dall’ingiustizia, dalla mancanza di amore siamo inviati ad annunciare la buona novella, a rendere visibili gli insegnamenti di Gesù donando la sua vita per la nostra redenzione.

         La Pasqua ci lascia una speranza straordinaria, ci regala la certezza di non essere mai soli nel cammino della vita: il Crocifisso Risorto ci tiene saldamente e sempre per mano.

         Affidiamoci a Maria. la Madre di Gesù. che è stata presente nella sua vita fino al Calvario e lo accoglie morto nelle sue braccia. Chiediamo a Lei che ci indichi le vie da seguire per mostrare la vita nuova di pace, di speranza e di amore. Con coraggio animati da questo spirito andiamo, in tutto il mondo, ad annunciare il Vangelo ad ogni creatura.

Madre Ivete Garlet,CSAC