Lettera alle neo Professe Pallottine

a cura di paolo (0 commenti)

A.I.D.G.
8 DICEMBRE 2016

Festa dell’Immacolata Concezione

«“Che altro mi manca?”. Gli disse Gesù: “Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!”» (Mt 19, 20b-21). Rimane l’amarezza per come si è concluso l’episodio raccontato dall’evangelista Matteo a cui abbiamo fatto cenno.

Oggi, 8 dicembre 2016, l’episodio evangelico si è ripetuto, e Gesù ha rivolto a voi giovani la stessa domanda, quella che duemila anni fa rivolse al giovane ricco: «va’, vendi quello che possiedi… e vieni! Seguimi!». L’8 dicembre tutta la Congregazioneha vissuto un momento di grazia, per il “sì”al Signore attraverso la  vostra prima professione religiosa.

La professione religiosa è l’atto con cui una persona battezzata assume, con i voti pubblici, l’impegno di vivere i consigli evangelici di: castità, povertà e obbedienza. In tal modo si è consacrati a Dio mediante il ministero della Chiesa entrando a far parte di una famiglia religiosa.

Questa, da oggi, inizia la vostra nuova identità: siete consacrate a Dio, all’interno della nostra famiglia religiosa. Un’irruzione di grazia, è entrata nella vostra vita; una novità dirompente simile a quella che è avvenuta, in voi, il giorno del battesimo.

Con la vostra vita, siete in modo nuovo, un richiamo, un annuncioevangelico, per tutti. Avete ricevuto, un dono e, attraverso il vostro atto d’amore, durerà per tutta la vita.

Ma, il vostroimpegno di oggi - non dimenticatelo -, è semplicemente una risposta, non è vostra iniziativa; è semplice risposta a chi - dopo avervi fissato con amore, come il giovane ricco del Vangelo -, vi chiede: «Seguimi!». Seguite il vostro Signore, dopo aver lasciato quello che possedete. Solo mani sgombre e libere di beni umani, anche dei più legittimi beni umani, possono veramente abbracciare il Signore per sempre. Le vostre mani libere, vuote sono segno di un cuore libero che non appartiene a qualcuno, ma a Colui che è il solo, l’unico, perché è il tutto. Egli, da oggi, vi appartiene in modo indiviso, voi gli appartenete in modo altrettanto indiviso.

Non a caso, il dono dello Spirito Santo - che è, appunto, la sapienza -, dà all’uomo il gusto delle cose di Dio e, quindi, perfeziona la regina delle virtù cristiane, ossia, la carità. Quante volte il nostro Fondatore, San Vincenzo Pallotti, ci ha ripetuto che la nostra Regola Fondamentale è la Vita di Gesù. Amare le cose che lui ama, desiderare le cose che lui desidera, gioire delle cose di cui lui gioisce, questo è il segno di un’appartenenza vera, reale, concreta. La vita consacrata si pone, così, al centro della vita della Chiesa, non è qualcosa d’isolato, al contrario, segna tutta la Chiesa, perché si pone al cuore stesso della Chiesa e ne mostra tutta la tensione verso l’unione con Cristo, unico capo e sposo della Chiesa.

Carissime sorelle, la vostra consacrazione a Dio in questi anni delicati, impegnativi e certamente ricchi di grazia per la nostra Chiesa e per la nostra Congregazione, sia energia di amore evangelico che si sprigiona da voiper il bene di tutti e diventa spinta alla testimonianza e, infine, maternità spirituale che accompagna tutta la nostra operaapostolica nella Chiesa.

La vostra consacrazione a Dio attraverso la professione religiosa ci ricorda che l’essere di Dio viene prima del fare le cose per Dio, perché essere di Dio è l’azione più grande che una creatura possa porre in atto.

Carissime  SuorReena D’Souza, SuorAngithaKootuparambil, Suor JoylineSylvita Vas e SuorAdriana Soares Pires, siate sempre quello che oggi siete  diventate e siatelo per sempre!

Continuerete ad annunciare l’Amore infinito e misericordioso di Dio, come ci ha insegnato San Vincenzo Pallotti. Sarete cibo, veste, medicina, consolazione, amiche di ogni persona che si avvicinerà a voi.

A voi il compito di aver cura per prima cosa di voi stesse e il compito di accompagnare con la vostra preghiera ed il vostro affetto le altre giovani consorelle che hanno iniziato, oggi, il cammino di formazione e per quelle che hanno rinnovato il “Sì” per un anno.

Auguri sorelle! Guardate Maria e il suo “Sì” sia la vostra forza e il vostro sostegno.

Con affetto sincero, vi saluto in Dio.

Suor Stella Marotta

 

 

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