Formia “il giorno della bomba” (un giorno diverso)

a cura di paolo (0 commenti)

Le suore Pallottine, conosciute dal popolo formiano fin dal 1893 nel quartiere  Castellone, e, successivamente,nel 1920, nell’ “Asilo Umberto I”  Via Vitruvio,(oggi ambedue chiuse) ma, le suore sono ancora presenti nella struttura di via Lavanga , costruita dalla Congregazione nel giardino delle suore ed inaugurata, come scuola ed educandato, nel  Gennaio 1967.

Nel periodo bellico delle due Grandi guerre, le suore furono richiamate a Roma, ma esse preferirono, condividerecon la popolazione tutti i disagi e le privazioni, per dare loro aiuto e conforto spirituale, come risulta dalle commoventi testimonianze delle nostre suore anziane che per anni avevano lavorato nella Comunità di Castellone. 

Oggi, 5 Maggio 2019, “Il giorno della bomba” nella nostra Comunità di Via Lavanga, con alcuni formiani, tra i più anziani, raccogliamo la loro emozione nel ricordare, con nostalgia, ma anche  con senso di liberazione, luoghi, vicende e persone dei vecchi tempi di guerra. 

Il senso di tutto questo è dato dal titolo iniziale:

IL GIORNO DELLA BOMBA” vicenda di cui si è tanto parlato dal mese di Marzo, quando, durante i lavori nel quartiere Rio Fresco di Formia, è stata rinvenuta una bomba di oltre un metro, di fabbricazione inglese risalente alla II guerra mondiale.

Naturalmente, il Comune di Formia e le organizzazioni territoriali si sono attivati per l’imponente operazione evacuazione per la messa in sicurezza delle 16.000 persone comprese nella  zona rossa, compresi l’Ospedale, gli Istituti e tutte le strutture presenti in zona. 

Lo spostamento dei pazienti e delle persone anziane e con difficoltà, ha richiesto diversi giorni per la sistemazione nelle strutture ospitanti  di Formia e non, tra cui anche la nostra Scuola, alla quale  il Comune aveva fatto richiesta per l’accoglienza dei più disagiati: anziani e malati non autosufficienti.

La nostra Comunità,da subito, ha offerto la propria disponibilità  riconoscendo come giusto e doveroso, dal nostro DNA di  Suore dell’Apostolato Cattolico, rispondere ai “Segni dei tempi”. 

Le operazioni di evacuazione delle grandi strutture sono iniziate qualche settimana prima della rimozione dell’ordigno.

Nella nostra struttura, fin dal pomeriggio di Sabato,4 Maggio, i volontari della Croce Rossa ci hanno “consegnato”i primi ospiti con problemi di salute più seri.

Li abbiamo accolti come “DONI” della Provvidenza e fin dalle prime ore della Domenica abbiamo aperto le porte alle altre ambulanze per accogliere altri anziani non autosufficienti  con i rispettivi badanti o familiari. 

Abbiamo provato grande gioia quando, a fine giornata, i nostri ospiti nel salutarci,sebbene sofferenti, ma sereni hanno espresso mille ringraziamenti per la calorosa accoglienza che li ha fatti sentire a casa propria. 

A fine giornata, anche il sindaco Paola Villa, pubblicamente, sui social, ha rivolto alla Comunità  delle Pallottine uno speciale ringraziamento con le seguenti parole:

Tanti ringraziamenti alle varie strutture private, il primo alle Suore Pallottine di Via Lavanga.  Grazie a voi suore per aver dato, ancora una volta, esempio di ospitalità  e accoglienza donando gratuitamente carezze e sorrisi. Siete un esempio per tutti noi”. 

Come sempre, la magnanimità del Buon Dio, supera SEMPRE ogni aspettativa…!:

“E’ DONANDO CHE SI RICEVE” ed è precisamente ciò che abbiamo sperimentato in questo “GIORNO DELLA BOMBA”

Abbiamo dato poco, ma ricevuto tantissimo.

                                                                       DEO GRATIAS!!!

 

Sr. Monica Minelli - CSAC

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