Testimonianze di vita - GMG 2023

a cura di paolo (0 commenti)

E’ sorprendente leggere le testimonianze delle giovani ragazze di Ostia Lido che hanno partecipato con Sr Helena Pimenta, CSAC alla GMG.

Le presento a voi così come sono, perché ne possiate assaporare la freschezza e la spontaneità.

 

Ciao, sono Serena e ho 16 anni. Nonostante aspettassi da tanto tempo di partire per questa nuova avventura ammetto che ero un po' spaventata: partire per un paese diverso, con una lingua diversa e ritrovarsi in mezzo a un milione e mezzo di persone da tutto il mondo non credo sia una cosa da tutti, soprattutto alla mia età. Tra i tanti dubbi prima della partenza, ce n'era uno fisso nella mia testa: ne varrà la pena?

Oggi, senza pensarci due volte, dico sì. Sì perché nonostante la costante sensazione di essere schiacciata dalla gente, nonostante l'andare a dormire tardi dopo essere stati tutto il giorno fuori, nonostante le spalle doloranti, nonostante i 9 chilometri a piedi in autostrada sotto al sole per riuscire a prendere il volo dico sì, eccome se ne è valsa la pena.

Ho condiviso e ascoltato testimonianze da persone di tutte le età provenienti da tutte le parti del mondo, comunicando anche solo con piccoli gesti d'affetto e rompendo qualsiasi barriera linguistica e culturale che normalmente ci avrebbe separato. Un milione e mezzo di persone, così diverse ma così uguali, tutte nello stesso posto per lo stesso motivo: l'amore verso Dio. A raccontarlo sembra folle, invece è qualcosa che solo la GMG riesce a creare. Penso che il viaggio che ho vissuto sia stata una vittoria per la “me” del passato: una bambina timida, che aveva paura di allontanarsi da casa, che parlava poco, aveva pochi amici e stava quasi sempre sola; con la GMG mi sono sentita veramente parte di qualcosa, un qualcosa che in qualche modo ti cambia la vita in meglio.  

Non ringrazierò mai abbastanza Suor Helena, Don Giovanni, Francesco, Silvia, Matteo e gli altri ragazzi dell'oratorio "Daniele Dottor", della parrocchia "S.M. Regina Pacis" per aver camminato insieme, vivendo con gioia e fraternità quest'esperienza che porterò per sempre nel cuore.

 

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Io sono Dileta,

All'inizio se devo essere sincera non volevo partire perché era un'esperienza nuova e avevo un po' di timore ma poi quando siamo atterrati ho capito che sarebbe stata l'esperienza più bella che potessi fare perché c'era un'atmosfera strepitosa, era come se tutti ci conoscessimo da una vita, eravamo come fratelli, la gente emanava solo energia positiva, ridevano, cantavano… cose che nella vita di tutti i giorni non succedono. La cosa che mi è piaciuta di più di tutte è che ogni persona che abbiamo incontrato nel nostro cammino ci ha lasciato qualcosa, ma non solo cose materiali ma anche lezioni di vita. Non nego che è stata molto faticosa, abbiamo lasciato tutte le nostre "comodità", ma è una fatica che rifarei altre mille volte perché non é niente a confronto dell'esperienza che mi ha regalato. Non vedo l'ora che arrivi la prossima GMG grazie per questa meravigliosa esperienza

 

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Ho fatto un viaggio che abbraccia tutta la terra. Sono Maria Adele, ho 30 anni e per il mio compleanno, lasciate che ve lo dica mi è stato regalato un viaggio. Non uno qualsiasi quando si parla della Giornata mondiale della gioventù. Come ogni viaggio l’interruzione dal lavoro e della vita ordinaria certamente permette innumerevoli stimoli e di scoprire caratteristiche personali che possono finalmente manifestarsi e realizzarsi. Ma questo è speciale, un’occasione per scoprire cosa sia per me la preghiera. Ho raccolto parole e immagini esplorate insieme al mio gruppo di pellegrini dell’oratorio “Daniele Dottor, S.M. Regina Pacis”. E si è accesa una fiamma interiore in ognuno di noi, piena d’amore.

Per me la Giornata mondiale della gioventù si riconosce grande in chi sa perdersi in questo viaggio e scoprirsi collocati altrove a cogliere segnali di casa e stranieri allo stesso tempo. Noi pellegrini ci siamo lasciati avvolgere nelle infinite storie che racconta la GMG. Anche la mia si sta intrecciando a quella di molti altri, migliaia e migliaia di pellegrini.

E la mia storia mi sorprende ad esclamare questa sono io, non avevo le parole per dirlo. Alla fine, scopri di non essere solo perché a unire il cuore delle persone non è soltanto la sintonia dei sentimenti. I cuori delle persone vengono uniti ancora più intimamente dalle ferite, dalle sofferenze e fragilità. A molti di noi è capitato inaspettatamente questo tempo di Pellegrinaggio e abbiamo sperimentato come Gesù ci sia venuto incontro ancora una volta.

Ci sopravanza, ci respira a fianco. La nostra direzione alla GMG è stata la ricerca personale che diventa ricchezza per tutti, facendoci prossimi per scoprire l’uguaglianza nella diversità e dimenticare i pregiudizi, dirottando per guardare con più attenzione.

Ringrazio i miei compagni, don Giovanni e suor Helena che mi hanno accompagnata in questa esperienza di vita. Abbiamo camminato insieme a tre persone speciali: Francesco, Silvia e Matteo che ci hanno condotti e seguiti a Lisbona fino al rientro a casa, a Roma. Vi vogliamo bene!. E poi ci sono loro, le nostre piccole e forti ragazze che ci hanno accompagnato con tanta gioia.

“Siamo tutti i figli e le figlie della forza stessa della Vita. I nostri genitori sono l’arco dal quale, come frecce vive, noi figli siamo lanciati in avanti, l’Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell’infinito e ci tiene tesi con tutto il suo vigore, affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane”.

Il Signore ha fatto per noi dei progetti di pace per concederci un futuro pieno di speranza e dipende da noi, da tutti noi. Grazie GMG Lisbona 2023 – Maria Adele

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