Siamo stati creati all’immagine e somiglianza di Dio

a cura di paolo (0 commenti)

            Con la grazia di Dio abbiamo iniziato un nuovo anno, accompagnato da benedizioni, ma anche da preoccupazioni peril problema della pandemia. Non possiamo scoraggiarci, perché il Signore è con noi e vuole sempre il nostro bene, questo ci consola.

            Come membri dell’Unione dell’Apostolato Cattolico stiamo vivendo una settimana particolare: la preparazione alla festa della nascita al cielo del nostro Fondatore S. Vincenzo Pallotti, chiamato l’apostolo di Roma. Ringraziamo il Signore per quanto ha realizzato nella Chiesa del suo tempo. Possiamo considerarlo precursore della sinodalità, perché ha introdotto l’idea che ogni battezzato è un apostolo, un evangelizzatore. Quest’idea, poi, è stata accolta e confermata dal Consiglio Vat. II.

            Ha vissuto il suo sacerdozio a Roma, ma con il cuore aperto ai poveri, ai bisognosi ed alle necessità del mondo. Era molto vicino ai missionari che venivano a Roma per approfondire la loro formazione e dedicarsi con più sicurezza alla missione nei paesi di provenienza.

            È stato l’uomo dell’infinito, perciò il suo moto era: “Tutto per l’infinita gloria di Dio, la salvezza delle anime e la distruzione del peccato”. Una spiritualità reale e concreta, capace di arrivare al cuore di ogni persona che lo incontrasse.

            Condivido con voi, tra tanti, un pensiero suo di grande profondità. Dice così:“Che cosa volevi, o Dio, ch’io fossi, quando mi facesti a tua somiglianza? Esattamente questo: ch’io ti somigliassi. Che, nella mia vita, fossi luce della tua Luce, giustizia della tua Giustizia, amore del tuo Amore, santità della tua Santità” (OOCC X, 483).

            La centralità di questo pensiero è che siamo stati creati all’immagine e somiglianza di Dio. Pallotti stesso continua la riflessione dicendo: Non c’è niente al mondo che mi possa strappare questo privilegio e tremenda responsabilità: io porto e porterò sempre con me l’immagine di Dio, non importa quanto l’abbia sporcata, o l’abbia tentato seppellirla. Questo volevi: che io ti somigliassi. E questo vuoi. Oh ineffabile invenzione dell’Amore infinito!

            Lasciamoci guidare dallo Spirito Santo, riflettiamo su queste bellissime parole così acquisteremo più consapevolezza dell’infinito Amore che Dio ha verso di noi creandoci a sua immagine e somiglianza.

            Lodiamo e ringraziamo il Signore per il suo Infinito Amore e cerchiamo di corrispondere a tanto amore amando i fratelli e le sorelle. 

Sr. Ivete Garlet

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