Scuola Santa Maria di Formia

a cura di paolo (0 commenti)

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La Scuola Santa Maria di Formia ha preso parte  alla Celebrazione del 75° anniversario della Costituzione Italiana in ricordo del Senatore Giuseppe Buonocore, padre costituente e concittadino di Formia. Gli alunni della Scuola sono stati invitati a prendere parte a questa ricorrenza con i canti adatti.

Riportiamo di seguito  il Discorso sulla Costituzione che fu rivolto  agli alunni. 1955 e attualissimo oggi:

"La nostra Costituzione è in parte una realtà, ma soltanto in parte è una realtà. In parte è ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno, un lavoro da compiere.

La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.

Una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica.

In questa Costituzione [...] c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie: son tutti sfociati qui negli articoli.

Dietro ogni articolo della Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa Carta.

Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione.

La libertà è condizione ineliminabile della legalità; dove non vi è libertà non può esservi legalità.

La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare."

Con queste parole di Piero Calamandrei, uno dei Padri Costituenti, voglio iniziare la mia brevissima recensione sullo spettacolo di fine anno, ideato, adattato, prodotto, e realizzato dalla Scuola Santa Maria Formia , attraverso la dirigente, le insegnanti, e tutti coloro che hanno in qualche modo collaborato.

Personalmente sono rimasto sbalordito per come un insieme di articoli di vitale importanza per lo Stato Italiano, qual è la Costituzione, sia stato trattato come tema - in occasione del 75° anno dalla sua entrata in vigore - in maniera semplice e leggera, ma con profonda proposta riflessiva dei principi e valori, che la costituiscono, sono stati ripercorsi i momenti tragici vissuti, attraverso la guerra, le preoccupazioni del popolo, e cittadini che assorbiti dai loro affari ed impegni, non credevono che la cosa interessasse loro, sino a quando non si sono materializzati le presenze militari e la distruzione delle città, con la perdita dei valori ed i principi, che una società ha diritto di possedere e vivere, che per fortuna sono stati riacquisti con la lotta e la perdita di molte vite umane.

Attraverso la sceneggiatura i bambini hanno interpretato e trasmesso il dettato poetico, scritto con maestria, restituendo al pubblico presente sulla gradinata, ogni singola emotività e senso, prodotto dalle parole, che imponevano lo spettatore a continue riflessioni ed approvazioni, sottolineati con continui applausi a scena aperta, segno che i presenti hanno gradito e non poco, il senso e l'impostazione della tematica affrontata.

E per questo cumolo di cose, ritengo che siano stati eccezionalmente bravi tutti, ognuno nel proprio compito e nel proprio ruolo, bambini che hanno eseguito alla perfezione il loro personaggio, e le Maestre che hanno curato con minuziosa attenzione ogni dettaglio, non trascurando alcun dettaglio, e realizzando una regia di gruppo, creando un alchimia collaborativa che soltanto una squadra coesa può sostenere.

Come ognuno sà, lavorare con i bambini è molto complicato e difficile, occorre saper interlocuire e trasmettere, e con la recitazione, la mimica, ed i movimenti scenici non è cosa agevole, specie quando in scena si devono impostare e far muovere più di cento elementi, almeno questi mi è sembrato di vedere, ahahahahah.

Ho apprezzato tanto le scelte musicali, adatte, adeguate, ed eseguite bene, sotto l'attenta direzione della Maestra Maria Riccardelli ,  al punto da dare l'impressione che brani di una certa difficoltà fossero semplici, le coreografie eseguite in maniera professionale, e l'interpretazione del monologo con le espressioni adeguate alla recitazione, con toni, tempi, ritmi, e dizione da attrice professionale. Insomma tutto piacevolmente bello, complimenti a tutti.

 Credo che possa fermarmi qui, questa piccola riflessione ho ritenuto fosse d'obbligo per ringraziare tutti i docenti che hanno seguito in questi anni, otto per l'esattezza, mia nipote Gioia, e da cui ho goduto di spettacoli realizzati con impegno e cuore, da un gruppo eccezionale di educatori molto preparati, non conoscendo tutti, cito: le Maestre: Petra, Suor Jolanda, e Mena Poccia .

Un abbraccio forte a tutti Voi!


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