Messaggio della Madre Ivete

a cura di paolo (0 commenti)

Per Vincenzo la chiave della speranza è la grazia di Dio, e questa non fallisce mai. Dio può tutto ed il Suo amore non ha confini. Una speranza di questo genere è fonte d’inesauribile energia verso la santità.

 

        Siamo molto lieti di vivere quest’anno Giubilare che ha come tema: “Pellegrini di Speranza”. Vogliamo riflettere sul significato di questo anno della speranza; la Chiesa ci propone di vivere ed approfondire la virtù della speranza cristiana per la nostra vita.

        In uno dei suoi incontri Papa Francesco comincia con una bella affermazione. Ci dice: La speranza cristiana non è ottimismo, è molto di più è Gesù. La speranza è un dono, è un regalo dello Spirito Santo, per questo Paolo dirà: La speranza mai delude, perché? Perché é un dono che ci ha dato lo Spirito Santo e che la speranza ha un nome: è Gesù. Possiamo dire: ho speranza in Gesù, in Gesù Cristo, Persona viva, che viene a noi nell’Eucaristia, è presente nella sua Parola. Proprio Gesù è il motivo della nostra speranza, e questa speranza non delude, perché Lui è fedele. Non può rinnegare se stesso.

        “Pellegrini di Speranza”, cosa significa essere pellegrino? Pellegrino non è soltanto chi cammina, ma chi ha una meta e questa meta è proprio Gesù Cristo, che ci consente di entrare nella vita nuova, liberi della schiavitù del peccato. “Il pellegrino non è solo colui che cammina, ma colui che ha una meta particolare: la meta del pellegrino è un luogo sacro, che lo attrae, che motiva il viaggio e che lo sostiene nella sua impresa”.

        Ci auguriamo di poter essere non solo persone in movimento, ma anche pellegrini, desiderosi di incontrare Gesù, di conoscerlo, di ascoltare la sua Parola, che dà senso alla vita, che la riempie di una gioia nuova, diversa, una gioia che non rimane “all'esterno”, in superficie, ma che riempie il cuore e lo riscalda, una gioia che è pace, che è gentilezza, che è tenerezza. La gioia di Gesù è così. Solo Gesù può dare questa gioia.

        Negli scritti di S. Vincenzo Pallotti si trovano riflessioni che ci aiutano ad approfondire il tema della speranza. La speranza non è pietosa autosuggestione, è una condizione reale. È la realtà di una creatura debole, ma è anche la realtà di un padre con la sapienza, la potenza e l’amore di Dio. La speranza dell’uomo è il riflesso della Provvidenza.

        La speranza è il dono di Gesù Cristo, perché, in lui, Dio s’è fatto uomo, in tutto, come noi, ed ha abitato in mezzo a noi. La speranza è il ponte che Gesù ha gettato tra cielo e terra e con esso ha saldato il finito all’infinito, i mortali agli Immortali.

La speranza di Vincenzo non lascia nessun margine all’incertezza. “Non credere che tu non possa fare quello che hanno fatto i più grandi santi della Chiesa, poiché anzi, puoi fare cose anche più grandi di quelle che hanno fatto tutti i santi messi insieme” (OOCC, X, 112).

Per Vincenzo la chiave della speranza è la grazia di Dio, e questa non fallisce mai.

Dio può tutto ed il Suo amore non ha confini.

Una speranza di questo genere è fonte d’inesauribile energia verso la santità.

Madre Ivete Garlet

 

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