Kazakhstan, Francesco: la pace è via di sviluppo tra le follie dei conflitti
a cura di paolo (0 commenti)

Nel primo discorso rivolto alle autorità il Papa definisce lo Stato asiatico "Paese dell'incontro" e si fa portatore del grido contro la guerra in Ucraina: servono leader capaci di generare un nuovo “spirito di Helsinki”. La democrazia e la modernizzazione non siano relegati a proclami, ma siano concreto servizio al popolo
Vengo come pellegrino di pace, in cerca di dialogo e di unità. Il nostro mondo ne ha urgente bisogno, ha bisogno di ritrovare armonia.
Apre così, Papa Francesco, il suo discorso alle autorità, alla società civile e al corpo diplomatico del Kazakhstan che incontra nella gremita Qazaq Concert Hall di Nur-Sultan, centro per le arti dello spettacolo di circa 3 mila metri quadrati, la cui struttura esterna, dalle pareti curve e inclinate, evoca un fiore della steppa, evocando il dinamismo della musica e le vele di una nave. Il Papa raggiunge l'edificio percorrendo la strada che lo separa dal Palazzo presidenziale sulla sedia a rotelle, accompagnato dal capo dello Stato, Kassym-Jomart K. Tokayev.