Il Rettore Generale ci scrive!

a cura di paolo (0 commenti)

Cari confratelli,

La Società dell'Apostolato Cattolico è una grande famiglia. I suoi membri condividono lo stesso patrimonio spirituale e apostolico del nostro Fondatore, San Vincenzo Pallotti. La consacrazione pallottina che abbiamo emesso ci unisce. Siamo anche membri della più grande Famiglia Pallottina: l'Unione dell'Apostolato Cattolico.

Negli ultimi anni, si sente che una tale comunione e la collaborazione pallottina crescono. Ci sono molti fattori che hanno contribuito a questa visione universale della nostra Famiglia spirituale: maggiore possibilità di interazione e di comunicazione tra i membri, i numerosi incontri ed eventi formativi a Roma ai quali hanno partecipato tanti confratelli da tutto il mondo, le varie iniziative di collaborazione tra le entità, le visite, ecc. Anche se c'è ancora molto da fare, c'è un crescente senso di “pallottinità”, specialmente tra i membri più giovani.

Credo che una delle buone decisioni prese dal Consiglio Generale attuale sia stata quella di inviare le Notizie dal Generalato a ciascun membro tramite e-mail, informandone così molti di più sugli avvenimenti della Società. L’invio della lettera di Natale ad ognuno è un altro tentativo di raggiungere tutti i membri. Tuttavia, sono anche consapevole che molti, assorbiti dalle loro attività pastorali quotidiane, sono a malapena consapevoli o si prendono del tempo per seguire la vita e le iniziative apostoliche della Società. Allo stesso tempo, conosco il potente effetto dei media e della comunicazione nel mondo di oggi. Perciò, tale convinzione ha suscitato in me il desiderio di avviare un'altra iniziativa per rivolgermi ai singoli membri con informazioni su temi ed eventi specifici che si svolgono nella nostra Società, nella Famiglia Pallottina e, insomma, in tutta la Chiesa.

Il 4 agosto 2019, festa di San Giovanni Maria Vianney, Papa Francesco ha indirizzato una lettera a tutti i sacerdoti. Probabilmente molti di voi ne hanno sentito parlare e l’hanno letta. Le parole di Papa Francesco rivolte a noi sacerdoti sono particolarmente significative oggi. La maggior parte di noi si sente oppressa e pesantemente colpita dai continui scandali e casi di abuso che si sono verificati nella Chiesa negli ultimi tempi. Tuttavia, non dobbiamo perdere di vista la bellezza del sacerdozio o mettere in discussione l'impegno di migliaia di uomini e donne che servono disinteressatamente i poveri ed emarginati in tutte le parti del mondo.

Questi tempi turbolenti, alla fin fine, serviranno per la purificazione dei nostri cuori e dell'intera Chiesa. Un sacerdote deve essere santo e istruito, ha ricordato il nostro Fondatore. San Giovanni Maria Vianney pronunciò queste parole: “Un buon pastore, un pastore secondo il cuore di Dio, è il più grande tesoro che il buon Dio possa accordare ad una parrocchia e uno dei doni più preziosi della misericordia divina” (cfr. Lettera del Santo Padre Benedetto XVI per l'indizione dell'Anno sacerdotale).

Con questo messaggio, invito ognuno di voi a fermarsi per un momento e a chiedersi cosa significano queste parole del nostro Fondatore – che erano anche il tema principale della XXI Assemblea Generale: “La regola fondamentale della nostra piccola Congregazione è la vita di nostro Signore Gesù Cristo” (OOCC III, 40). Come traduci queste parole nella tua vita personale e nelle tue attività apostoliche? Se dovessi suggerire a tutti i membri e a tutte le comunità della nostra Società una semplice pratica spirituale, inviterei tutti, ogni giorno, a stare mezz'ora in adorazione del Santissimo Sacramento. Vedrete dei miracoli!

Qui trovate il link al sito web del Vaticano perché possiate leggere la Lettera di Papa Francesco nella lingua che desiderate.

Signore, donaci dei santi sacerdoti.
Preghiamo le vocazioni nella Chiesa.

Jacob Nampudakam SAC
Rettore Generale

6 agosto 2019
Festa della Trasfigurazione del Signore
Solennità della Dedicazione della Chiesa del SS. Salvatore in Onda, Roma

 

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