Festa di San Vincenzo Pallotti

a cura di paolo (0 commenti)

San Vincenzo Pallotti nacque il 21 aprile del 1795 a Roma, dove ha sempre vissuto e ha svolto il suo apostolato.

Fu ordinato Sacerdote il 16 maggio 1818.
Fu professore all’Università “La Sapienza” di Roma.

Il suo scopo fu quello di far conoscere Gesù e il suo Regno a tutti gli uomini, ravvivando in tutti i cattolici la fede, insieme all’amore.

Il suo desiderio fu che ogni battezzato doveva essere apostolo per diffondere l’amore verso Gesù, Apostolo del Padre, per questo tutti erano chiamati a ravvivare la fede e l’amore, per questo fondò la Società dell’Apostolato Cattolico riunendo Sacerdoti, Suore e Laici. 

Già nella sua prima fanciullezza, raramente giocava a pallone, preferiva pregare. In casa era il custode dei fratelli, li istruiva e li accompagnava in Chiesa. 

A scuola si distinse tra i primi e portò lodo e medaglie, che però rivendeva per dare il ricavato ai poveri.

San Vincenzo morì a Roma a 55 anni il 22 gennaio 1850. Il suo corpo riposa sotto l’Altare Maggiore della Chiesa del S.S. Salvatore in Onda.

San Vincenzo è stato un uomo, Santo, innamorato di Dio, Lui riconosceva quanto Dio lo amava, nonostante si sentisse peccatore, e il suo desiderio era quello di ricambiare questo amore.

Il suo modo di far conoscere Gesù avveniva attraverso il sacramento della penitenza, questa era la sua prima occupazione. Cominciava a confessare prima dell’alba e finiva anche dopo mezzanotte. Tra i suoi fedeli c’erano tanti contadini che facevano la fila per ore per confessarsi.

Era un uomo di grande bontà e dolcezza, accoglieva tutti con sorriso, aiutava, incoraggiava i fedeli a pentirsi.

San Vincenzo assisteva i malati, i condannati a morte soprattutto prima di morire. I malati erano la sua passione, li curava, li ascoltava, anche nel periodo del colera, senza pensare al pericolo del contagio, oltre ad essere sacerdote, era infermiere e amico, gli dava le medicine, rifaceva i letti, li imboccava.

Lui si donava a tutti coloro che avevano bisogno, arrivava come un angelo, si avvicinava vicino al letto e gli dava da baciare il Crocifisso e la sua Madonnina e pregava più a lungo per coloro che non credevano.

Tanti malati furono guariti, non solo per la sua personale presenza, spesso bastava il contatto attraverso la sua preghiera per ottenere grazie, benedizioni e guarigioni.

Il suo aiuto fu dato anche ai poveri, i quali avevano bisogno delle cose più indispensabili e San Vincenzo chiedeva denaro alle persone più ricche per poi donare pane e vestiario ai poveri.

Lui si sentiva amico e fratello degli angeli e Santi, e vedeva Maria come sua Madre e Sposa. Infatti Maria era la maestra di tutti, l’ha amata come Madre della Misericordia e invitava tutti a pregarla e venerarla.

Lei si è degnata di fare con Lui uno sposalizio spirituale e per lui questo fu il miracolo dei miracoli, in quanto si sentiva il più peccatore del mondo. Maria è la piena di grazia, è Madre di Dio, avvocata nostra. Il suo desiderio era di amarla  come l’amava Dio Padre e  come l’amava Gesù.

Nel 1836, istituì l’Ottavario dell’Epifania con lo scopo di chiamare tutti all’Apostolato per riaccendere, ravvivare e diffondere la fede, sentiva il bisogno di imitare Gesù, per il bene e la salvezza delle anime.

Morì a Roma il 22 gennaio del 1850, a soli 55 anni.
San Vincenzo affida a noi la missione di continuare ad amare e far amare Dio.
Saremo così tutti apostoli come lo è stato lui e somiglieremo a Gesù, l’Apostolo dell’Eterno Padre.

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