Festa di San Vincenzo Pallotti

a cura di paolo (0 commenti)

            Quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi (cfr. Is 40,31).

Questo pensiero, tratto dal libro del profeta Isaia, ci aiuta a comprendere la vita spirituale ed apostolica del nostro Fondatore San Vincenzo Pallotti, la cui festa abbiamo celebrato solennemente il giorno 22 gennaio nella Chiesa di Santissimo Salvatore in Onda.

            Nella celebrazione Eucaristica abbiamo sperimentato la gioia di essere una grande famiglia, riunita per lodare e ringraziare il Signore per la sua testimonianza di donazione alla Chiesa attraverso la sua vita e la sua missione.

La Chiesa era gremita: sacerdoti, fratelli, suore e laici membri dell’Unione dell’Apostolato Cattolico, fondata da Vincenzo Pallotti nel 1835. Questa Unione ha il Carisma di ravvivare la fede, riaccendere la carità e propagarla in tutto il mondo. Tutti insieme abbiamo chiesto la luce dello Spirito Santo per essere fedeli alla missione affidataci.

            Il Celebrante principale è stato il Cardinale Arthur Roche che ha manifestato grande gioia di poter celebrare e ricordare alcuni aspetti della vita di San Vincenzo Pallotti, considerato precursore del Concilio Vat. II. La sua idea fondamentale è stata quella di riconoscere che ogni battezzato ha la missione di manifestare l’amore e la misericordia di Dio in tutto il mondo.

            Il Cardinale ha menzionato ancora che nell'arco della breve vita di Vincenzo, e nonostante tutte le opposizioni che ha dovuto subire, vediamo che per grazia di Dio e per la sua dedizione alla sua chiamata e alla sua missione verso gli altri è possibile operare tali miracoli di pura bontà. Quanto è meraviglioso Dio tra i suoi santi! Attraverso la nostra vita, seguendo il Vangelo manifestiamo la bontà e la misericordia di Dio.

            Altro aspetto importante da considerare è che Dio ha fiducia in coloro che chiama. Forse non siamo i più bravi, ma siamo quelli che Lui, Dio, ha scelto per essere luce e vita dove ci troviamo. Quindi lasciamo che, nella fedeltà al Vangelo e al nostro Dio, che è Amore, portiamo luce e vitalità a tutti per le vie di questo mondo.

            Tutto ciò che siamo e abbiamo è dono di Dio, ma Lui non ci abbandona, ci dona sempre la grazia della fedeltà alla sua chiamata.

            Concludo con alcuni pensieri di San Vincenzo Pallotti che potranno guidare la nostra vita e missione.

            “Che cosa volevi, o Dio, che io fossi, quando mi facesti a tua somiglianza? Esattamente questo: che io ti somigliassi. Che nella mia vita fossi luce della Tua luce, giustizia della Tua Giustizia, amore del Tuo Amore, santità della Tua Santità”. (SVP)

            “Sono certo che Iddio, vista la sua infinita bontà e amore infinito, se mi potesse fare vero Dio, mi farebbe vero Dio, Oh che amore! Che misericordia! Creature tutte dell’universo, benedite il Signore! (SVP)

            Facciamo tesoro di queste parole e lasciamo che trasformino il nostro cuore come quello di Gesù, Apostolo del Padre e Maria la Regina degli Apostoli.

Madre Ivete Garlet, CSAC

 

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