Esercizi Spirituali - Avella
a cura di paolo (0 commenti)
Esercizi Spirituali Unione Apostolato Cattolico (Pallottina) - Avella, 25 – 28 Aprile – 2019
“Profeti nell’oggi: per una spiritualità incarnata nel mondo”
La bella esperienza degli esercizi spirituali di quest’anno, che si è svolta nelle ampie aule della scuola di Avella, ha coinvolto numerosi partecipanti, i quali hanno offerto un proprio contributo speciale grazie ai loro interventi e alla loro organizzazione. I partecipanti, circa una quarantina, provenivano da diverse zone: I CCL di Riposto, da Avella, Ostia Antica, Ostia Lido, Aprilia, Pietralata, Ariano, Roma, Quinta Dimensione, sabato 27; ha partecipato anche la Presidente generale dell’Unione:
Donatella Acerbi, la Presidente Nazionale Anna Ciavotta, P. Lotti è stato presente per due giorni, Suor Beniamina Tropiano ha coordinato il corso degli esercizi, la presenza di diverse suore e di suor Serena con la sua comunità e la presenza del Biblista P. Carmelo Raspa. Le numerose differenze dei partecipanti, che rischiavano di costituire un ostacolo, si sono dissolte al punto tale da raggiungere un’unione e un amore fraterno, all’interno di un clima di condivisione e di fiducia.
Il programma denso e articolato è stato suddiviso in diverse attività, in cui i momenti della trasmissione della conoscenza e della riflessione teologica si sono concentrati sugli incontri diretti dal Biblista P. Carmelo Raspa, il quale ha esposto, con un linguaggio chiaro e conciso, un discorso sul ruolo del cristiano nell’epoca contemporanea. In questo discorso si sono analizzate alcune tematiche importanti che vertevano intorno alla figura cardine di Vincenzo Pallotti. Chi era Pallotti? Era un uomo immerso nella sua epoca, ma nello stesso tempo proiettato nel futuro, che ha saputo vedere l’alleanza tra Dio e l’uomo che si perpetua nei secoli. Un uomo ricco di qualità e di una straordinaria intelligenza acuta e fine ma allo stesso tempo limitato dai suoi difetti come la collera, l’orgoglio e l’ambizione, che però ha saputo limare con la forza delle fede. Dunque, da quello che si può vedere, Pallotti presenta una duplice immagine di sé, costituita da una parte dalla dimensione umana che comprende i suoi limiti terreni, e dall’altra parte c’è la dimensione spirituale che racchiude tutti suoi talenti che ha messo al servizio degli uomini. La sua vita rappresenta un modello di riferimento per il cristiano, suggerendo dei punti chiave finalizzati alla sua formazione umana e spirituale: accettare la propria umanità, e quindi sé stessi, all’interno di una visione universale del mondo, ricordando che il centro di tutto è Dio.
A partire da un’analisi lucida della nostra epoca storica profondamente complessa, che richiede una capacità di comprensione immersa in una condizione di totale silenzio e di assenza di giudizio, si è riflettuto sulla nostra identità come cristiani attivi, collocati nel mondo, in grado di contribuire al progresso della società. Noi siamo impegnati a perseguire questo obiettivo sulla terra, compiendo un cammino di conversione sulla base dell’esempio di Vincenzo Pallotti. Innanzitutto ogni tempo storico va ascoltato e meditato in silenzio, evitando il giudizio, in quanto forma di uccisione, ed evitando la nostalgia, che è contro la santità.
Questo lavoro viene compiuto sulla base del discernimento, ovvero sulla capacità di distinguere il bene dal male. Il discernimento è un momento per scoprire noi stessi in relazione a Dio e agli altri. E’ un modo per scoprire il nostro senso di appartenenza che lega l’uno agli altri. Occorre recuperare il senso profondo dell’esistenza nella relazione con Dio che si manifesta attraverso la preghiera. Infatti la preghiera è la nostra relazione d’amore con Dio. Oggi ci sembra di camminare in mezzo alle macerie di un mondo che è diventato un relitto, un luogo dove risuonano degli echi remoti che risvegliano la nostra fede assopita.
Assistiamo ad un processo di sovvertimento dei valori morali, mentre cresce, in maniera preponderante, una sete insaziabile del potere, che si espande, con una forza distruttiva ed inarrestabile, in tutta la terra, contaminando il cuore degli uomini. Gesù parla di due epoche, mettendole a confronto: In origine, all’epoca di Noè, gli uomini pensavano solamente a soddisfare i propri bisogni di sopravvivenza, come mangiare, bere e procreare. I loro cuori erano più puri e semplici. Ma col passare del tempo, il cuore dell’uomo si è lasciato contaminare dai desideri terreni e lentamente le sue azioni si sono modificate fino a diventare più complesse.
Infatti successivamente i suoi nuovi interessi sono quelli di comprare, vendere e costruire. Sono delle azioni legate all’ambizione che appartengono al diavolo, le quali, nel tempo, hanno raggiunto un grado di violenza sanguinaria.
Nel tempo, l’uomo si è evoluto socialmente, ha sviluppato e affinato le sue abilità, ha creato molte opere di ingegno e ha ampliato la sua conoscenza sul mondo e sulle cose. Egli è diventato più istruito e competente, ma ha affievolito quel dono della sensibilità in grado di penetrare nel mistero delle cose dietro le quali si cela Dio.
Oggi sono nati dei bisogni inutili legati alla tecnologia che colmano la nostra solitudine esistenziale. Gli oggetti sono stati concepiti per aiutarci e invece ci hanno reso degli schiavi. Il ritmo di vita è talmente rapido che sembra una corsa incessante che ci conduce verso la morte. Tuttavia, di fronte a questa situazione desolante, continua ad ardere nei nostri cuori il desiderio di vedere Dio. Il regno di Dio possiede in sé la dimensione della piccolezza e del nascondimento, infatti non ha bisogno di manifestarsi attraverso delle opere grandiose ed appariscenti. Seguendo un cammino di conversione, bisogna imparare a sporcarsi le mani, compiendo degli atti di carità concreti nella nostra vita quotidiana. La nostra missione come cristiani è quella di essere autentici, abbracciando il mondo con l’amore del vangelo.
Colui che compie la volontà di Dio, entrerà nel regno dei Cieli. Compiere la volontà di Dio, che è piccola e nascosta, significa costruire la propria casa in Cristo, sulla base dei valori legati alla pazienza, alla dedizione, all’amore, alla gioia e al sapere accogliere Dio nel nostro cuore. La nostra anima anela incessantemente alla felicità che ci attenderà in paradiso. Ma invece di attendere quel momento, noi dobbiamo ricercare la felicità già qui sulla terra, compiendo delle buone azioni. Gli uomini di buona volontà possiedono alcune caratteristiche precise: zelo, carità, vitalità e concretezza. Essi sono tutti occupati costantemente nelle opere di carità, senza nessuna costrizione.
Pallotti concepisce la società come una grande comunità che comprende tutti gli ambiti professionali denominati “procure” locali, le quali sono formate dagli operai, persone specializzate in un proprio ambito di competenza, che agiscono e danno il proprio tempo, la propria forza ed energia, al servizio degli uomini. In conclusione, ciascuno di noi, a prescindere dall’estrazione sociale, dal livello culturale e dalla personalità, è prezioso agli occhi di Dio e ha il compito di realizzare una missione importante sulla terra per il bene dell’umanità.
Sara Lazzari