Dalla penultima catechesi di Don Vittorio Vinci 13/10/2002

a cura di paolo (0 commenti)


Ogni tanto fa bene ripercorre il cammino che Dio ci ha fatto fare in compagnia di un maestro, fratello e amico di tutti: Don Vittorio Vinci.

Ripropongo un testo tratto dalla sua penultima catechesi, con il suo stile inconfondibile di farti entrare nel profondo e lì incontrare la verità di se stessi.



La meta

La trasformazione in Gesù è il massimo della vita dell’uomo e la sua piena realizzazione.
Dove mi trovo io?
Sono un principiante?
Non ho ancora iniziato il cammino?
Devo chiedermi: mi fido di Dio?
Chi è Dio per me?
Cosa c’entra nella mia vita?
Quale posto occupa nelle mie giornate?
Dobbiamo essere sinceri, altrimenti non serve a niente.

Non dobbiamo avere paura di dire. “io sono prete da 44 anni e ancora non credo in Dio, non so amare, è la verità, non mi devo vergognare”.

Quello che conta è che, partendo da questa sincerità, io possa iniziare il cammino.

Mi trovo in un cammino permanente, dove mi sto lasciando guidare, dove sto accettando tutte le prove di Dio’

O sono già arrivato alla santità? Ringraziamo Dio se è già avvenuta. Io personalmente, come sacerdote, ho avuto la fortuna di incontrare tante persone diventate sante, generate dallo Spirito Santo, e questa è la via per tutti.

Consegno a voi i mezzi per un sano discernimento, come ci suggerisce San Vincenzo.

  • IL DIARIO SPIRITUALE, non quello adolescenziale, ogni giorno, cominciamo a contemplare l’opera che Dio sta compiendo in noi, i mezzi e la strada che ci indica.
  • MEDITAZIONE DELLA PAROLA
  • ESAME DI CONSAPEVOLEZZA DELLA GIORNATA
  • REVISIONE DELLA VITA
  • DIREZIONE SPIRITUALE

Ancora oggi vogliamo comprendere che non siamo qui per caso: è Dio che ci ha chiamati, convocati, perché vuole che noi diventiamo ciò che siamo, quindi santi perché, se noi non diventiamo santi siamo falliti, anche se abbiamo realizzato mille cose nella vita. Allora dobbiamo dare oggi una risposta.

Voglio continuare la mia vita piatta, mediocre, quella di ogni giorno, accontentandomi di essere buono, di non ammazzare nessuno, con un po’ di preghiere, un po’ di opere di carità, oppure sto decidendo per una vita seria, santa?

“Beato chi decide nel suo cuore il santo viaggio (Salmo 83)

Una decisione che poniamo davanti a Dio e che vogliamo perseguire con fedeltà.

San Vincenzo Pallotti dice: “La cosa più importante, per questo cammino è il desiderio” e ricorda una beatitudine: “Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati” Mt 5,6. Giustizia per San Vincenzo vuol dire SANTITA’.

San Vincenzo ci ricorda che coloro che desiderano ardentemente la santità, quindi una vita piena, una vita di pace, una vita di amore, una vita di donazione, saranno santi.

Diventare santi presto, come dice San Vincenzo, è possibile perché, se il desiderio che hai, anche se è il desiderio del povero – che da una parte desidera ardentemente – mentre sperimenta la sua povertà, il suo peccato, le sue cadute – è già santo, perché il desiderio è già reale.

San Vincenzo ribadisce sottolineando che se io non cresco ogni giorno, e non vado verso la santità, sto fallendo totalmente nella mia vita.

Allora oggi prendiamo anche l’impegno di pregare gli uni per gli altri, per sostenerci, aiutarci in questo cammino di santità, che ci porterà alla piena realizzazione umana.

C’è qualche dubbio sul cammino?

Ricordatevi sempre: o tutto o niente, o santi o falliti!

 

Torna indietro