Dalla Giornata Mondiale della Gioventu'
a cura di paolo (0 commenti)

Ci auguriamo che le belle esperienze della Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona continuino a risuonare nelle nostre orecchie e nei nostri cuori con la loro bella melodia e portino frutto nella vita.
Desideriamo che le voci dei nostri giovani possano essere ascoltate in ogni angolo della terra mentre condividiamo con ogni lettore le belle testimonianze.
Ciao sono Elisa e ho 15 anni. I mesi di attesa per la GMG di Lisbona sono stati ricchi di ansie e paure ma anche di felicità e trepidazione, dovute alla novità dell’esperienza, e non nego che a volte abbia provato una forte sensazione di preoccupazione nell’aver deciso di partecipare a questo viaggio ritenendolo non adatto a me. È facile dedurre che tutte queste emozioni siano piano piano aumentate durante la settimana prima della partenza e hanno raggiunto il loro culmine in aeroporto. Ho salutato i miei genitori con la convinzione e il pregiudizio di star andando incontro a un’esperienza banale, quasi noiosa, e sono tornata a casa con la sicurezza di aver vissuto il viaggio della mia vita.
Perché la GMG è un qualcosa che ti cambia la vita e la rende mille volte più colorata e speciale. Ho avuto la possibilità di viverla insieme a persone che mi hanno dato tanto negli anni e il tempo che ho passato con loro è stato indimenticabile. A Lisbona si respirava un’aria magica e si percepiva in ognuno dei pellegrini la voglia e il bisogno di stare insieme, accomunati dall’amore per Dio e per il prossimo. Ogni ragazzo e ragazza che ho incontrato e conosciuto in questo viaggio mi ha dimostrato che nulla è scontato e che, quando ci sentiremo soli e trascurati, ci sarà sempre qualcuno pronto a tenderci la mano e a rialzarci. (Elisa)
GMG...Ti alzi e ti metti in cammino, affidandoti agli altri, a chi ti circonda. Conoscere nuovi aspetti di ognuno di noi, sentirsi gioiosi e provare la sensazione di essere tutti uguali, senza alcuna barriera linguistica o culturale. L’emozione di sentire l’amore di Dio che ti accarezza in un soffio di vento, in un raggio di sole che filtra dalle foglie degli alberi.
Lasciarsi andare ad una lacrima, così piccola ma così potente da farti vacillare. Sentirsi liberi come una farfalla, volare oltre i preconcetti, assaporare i panorami, ricordarsi quanto la natura sia meravigliosa. Ammirare lo spirito coinvolgente di tutti i giovani di ogni parte del mondo che si ritrovano in un unico luogo, comprendere che l’unica costante nel nostro cuore è l’amore di Gesù, e come dice Papa Francesco, “Dio ci ha chiamati per nome dall’inizio dei nostri giorni e ciò significa che per lui non siamo un numero ma un volto”. Chiara
Ringraziamo Maria Clara ed Elisa, che fanno parte dell’Oratorio Regina Pacis di Ostia, Italia, che hanno condiviso con noi le loro preziose esperienze. Accompagniamole con la nostra preghiera e la nostra benedizione.
Suor Helena Pimenta, CSAC