Comunità “Piccoli Gabbiani” di Riposto
a cura di paolo (0 commenti)
Noi della Comunità “Piccoli Gabbiani” di Riposto, al tempo del COVID-19, abbiamo approntato tutti i dispositivi di protezione affinché i ragazzi siano pienamente tutelati. In questo momento storico senza precedenti, l’incertezza invade ogni aspetto della vita quotidiana e incrementa una forte reazione emotiva.
Abbiamo cercato di far capire che la paura è un’emozione normale che tutti proviamo. Ognuno dei ragazzi ha reagito a suo modo dinanzi alla paura del COVID-19: negando l’esistenza del problema, trovando l’ispirazione per battute ironiche, alternate ad esplosioni di rabbia e delusione.
Da ormai due mesi i nostri ragazzi non vanno a scuola; le visite dei familiari sono state sospese, così come i rientri a casa. Tale decisione è stata condivisa e motivata ai minori, che ne hanno ben compreso il senso.
In questo contesto di grandi “privazioni”, gli educatori unitamente alle suore, alla psicologa e all'assistente sociale hanno delineato una progettualità educativa mirata. L’obiettivo primo è quello di essere accanto ai ragazzi soprattutto nei loro momenti di rabbia e frustrazione.
Li abbiamo orientati a rafforzare stili di vita salutari, coinvolgendoli in attività sportive e ludico ricreative negli spazi esterni della comunità.
L’isolamento è stato rappresentato in modo costruttivo cercando di far accettare lo “stare in attesa”, il fermarsi. Sebbene i ragazzi si siano adattati a questa nuova condizione, esprimono spesso il desiderio di ritornare alla loro vita di sempre, rivedere gli amici, poter riprendere le attività esterne.
La didattica a distanza si rivela particolarmente impegnativa, richiedendo una costante presenza degli operatori chiamati ad affiancare individualmente i ragazzi nell'espletamento delle consegne scolastiche. Nonostante le difficoltà e le sfide quotidiane, i minori appaiono sereni e si sentono protetti e tutelati nel contesto comunitario.
Per l’Equipe degli Operatori della Comuntà
Giusy Passanisi