Centro Sociale Nostra Senhora Aparecida Brasile

a cura di paolo (0 commenti)

Desidero esprimere la mia solidarietà ai migranti, e ringrazio tutti coloro che li aiutano: accogliere l'altro è accogliere Dio stesso".
Papa Francesco

  

"Ero un immigrato e mi avete accolto" Matteo 25,35

Ricordando il Fondatore San Vincenzo Pallotti che ci dice di "essere attenti ai segni dei tempi" e ricordando l'inizio della Congregazione delle Suore Pallottine avvenuta in una casa per ragazze povere e orfane, la Pia Casa della Carità, il 12 ottobre 2006, con l'approvazione e la direzione delle suore, il Centro di accoglienza ha iniziato le sue attività in un edificio messo a disposizione dalla Provincia per servire le donne immigrate e rifugiate, sole o accompagnate dai loro figli.

Il centro di accoglienza prende il nome dalla patrona del Brasile: Nostra Signora Aparecida. Il suo obiettivo è soddisfare i bisogni umani fondamentali: alloggio temporaneo, cibo, salute, istruzione, lavoro e tempo libero, tra gli altri, per le donne straniere immigrate da vari Paesi, sole o con i loro figli.

Sulla base della sua missione: accogliere, educare e formare l'essere umano nella sua interezza, il centro di accoglienza è stato fin dalla sua fondazione uno spazio di cittadinanza, dove le donne possono riconoscersi come individui con diritti e doveri, potenzialmente in grado di plasmare la propria vita e tessere la propria storia di ricostruzione a partire dal luogo in cui si trovano.

Nel corso della sua esistenza, il centro di accoglienza ha assistito ogni anno centinaia di donne di diverse nazionalità.

Accogliere lo straniero è una missione evangelica per tutti noi cristiani. Cristo ce lo insegna esplicitamente nel suo Vangelo, narrato da San Matteo. E come seguaci di Gesù Cristo e del carisma di San Vincenzo Pallotti, siamo ancora più impegnati ad accogliere e aiutare queste persone.

Scacciati dai loro Paesi da guerre o da gravi crisi economiche, questi nostri fratelli e sorelle, fatti a immagine e somiglianza di Dio, sono lontani dalle loro famiglie, dai loro amici, dai loro usi e costumi.

Hanno ancora più bisogno del nostro sostegno e di un aiuto efficace per ridurre la loro sofferenza e la loro disperazione.

Come ci ricorda Papa Francesco: "Desidero esprimere la mia solidarietà ai migranti, e ringrazio tutti coloro che li aiutano: accogliere l'altro è accogliere Dio stesso".

 

Sr Ivinete Fragata, CSAC

 

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