Camminerò alla presenza del Signore sulla terra dei viventi

a cura di paolo (0 commenti)

Cari fratelli e sorelle;

Abbiamo vissuto con grande gioia il tempo di Natale che è culminato con la Festa dell’Epifania – Manifestazione del Signore.

Ora la Chiesa ci offre un altro tempo per prepararci a celebrare la Pasqua, la Resurrezione di Gesù: è il tempo di quaresima.

Gesù iniziando la sua vita pubblica si è dedicato a manifestare l’amore e la misericordia del Padre verso l’umanità.

Molti lo hanno seguito, molti lo hanno abbandonato, altri cercavano di eliminarlo, perché annunciava un Regno non secondo la legge vigente, la legge dei farisei e di altre classi sociali del tempo.

La frase del salmista ci dice: “Camminerò alla presenza del Signore sulla terra dei viventi” ci invita a vivere con fedeltà gli insegnamenti del Signore.

I suoi insegnamenti sono verità e vita. Lui stesso ci afferma: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Gv 14,6). Queste sono parole che ci invitano a verificare che cammino stiamo seguendo. Vogliamo testimoniare Gesù con la nostra vita o andare dietro ad altri idoli che ci trascinano al male, alla soddisfazione vuota dei nostri sensi, senza toccare il nostro cuore?

Ognuno di noi è chiamato a decidere.

Il Mercoledì delle Cenere quando il sacerdote impone la cenere sulla nostra fronte pronuncia queste parole: “Convertitevi e credete al vangelo” (Mc 1,15). È un invito a tornare sul buon cammino, riprendere la via di Cristo.

Perciò, il tempo di Quaresima è un’opportunità per rinnovare la fede in Cristo, opportunità di ascolto e di contemplazione della Parola di Dio affinché, riconciliati con Lui, possiamo vivere la riconciliazione con i nostri fratelli.

La parabola del figlio prodigo di Lc 15, 11-32 può aiutarci a percepire, nella figura del Padre, il Dio Misericordioso sempre pronto ad accogliere il figlio pentito che torna dopo aver sperimentato la miseria della vita.

Il figlio maggiore personifica l’invidia e non riconosce l’amore del Padre verso di lui. In questo brano possiamo analizzare atteggiamenti concreti della nostra vita e abbiamo la possibilità di una svolta verso il bene, verso il cammino di Dio.

Viviamo in profondità questo tempo, cercando di contemplare la vita, la passione, la morte ela  resurrezione di Gesù negli uomini di oggi: materialmente poveri; poveri di valori veri, ammalati, rifugiati e tante persone che soffrono nelle nostre famiglie, negli ospedali e nelle periferie.

Contemplando Gesù crocifisso, insanguinato, non ci fermiamo a piangere le sue ferite, ma, cerchiamo di vedere con gli occhi della fede. Gesù ha sofferto in questo modo perché ci ama con Infinito Amore. Di fronte a un amore così grande la nostra risposta deve essere soltanto amore.

Voglio concludere con una preghiera della IV domenica della quaresima: Signore

Gesù coloro che ti ascoltano sono provocati e messi di fronte alla verità di se stessi. Tu anche oggi parli alla nostra vita, alla nostra anima. Il Padre ci aspetta sempre e il suo abbraccio ciaccoglie ad ogni nostro ritorno. O Signore, nostro Padre, fa che mai ci vergogniamo di tornare dopo il peccato. Rompi le barriere che ci siamo costruiti per paura di amare e di soffrire, spingici in mare aperto a vivere nella pienezza della tua libertà.

Mettiamoci in cammino con la Vergine Addolorata che con intrepida fede, ha seguito il suo Figlio Gesù dalla nascita alla Resurrezione.

Buona Pasqua!

Madre Ivete Garlet

 

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