BINARIO 95 (Servizio Itinerante Notturno) Caritas Romana
a cura di paolo (0 commenti)
Un martedì sera, con Luana, responsabile dell’Esperienza SNI avviata nella Parrocchia di San Policarpo, ci troviamo a vivere la nostra uscita per Roma.
Dove?
E’ una sorpresa ogni volta.
Lei dice di portarci al Binario 95 per abbracciare e confortare Sergio il quale deve essere operato. Con gli amici di turno/macchina, ci guardiamo e ci affidiamo a lei, la giovane operatrice della Caritas che con “passione” ci spiega dove si trova il Binario 95 e chi è Sergio.
L’animo di ognuno si prepara all’incontro di fratelli e di luoghi nascosti e sconosciuti alla cosiddetta “gente per bene” ma conosciuta dall’Amore, quello stesso amore che agisce nel cuore dei volontari e degli “angeli della notte” che si avvicinano a coloro che, di giorno, stendono la mano per chiedere aiuto.
Che sorpresa quando arriviamo sotto alla Stazione Termini e poco lontano dall’Ostello della Caritas c’è un altro luogo di accoglienza.
E’ buio, ma è accesa la luce dell’amore e gli occhi vedono Sergio, e vedono Juliano, seduto sul marciapiede, che ha la febbre e chiede aiuto; chiamiamo l’autoambulanza e a turno gli facciamo compagnia per più di un’ora prima che l’intervento arrivi.
Trema per la febbre alta e nonostante ciò dimostra di gradire la nostra amicizia libera che ascolta e aspetta e intanto Juliano parla della famiglia, della nipotina e del desiderio di tornare a Cipro dove abita con suo figlio.
Ogni tanto passa qualcuno che si ferma ed altri che continuano a camminare, indifferenti.
Si avvicinano altri fratelli che chiedono scarpe e cibo….
Arriva, finalmente, l’autoambulanza che prende Juliano e, dopo un intesa telefonica, lo porta al Policlinico Umberto I°.
Mi colpisce l’atteggiamento di un giovane che si ferma ed aspetta paziente che l’autoambulanza parte, poi si butta per terra e raccoglie e fuma il mozzone di sigaretta che l’autista lascia cadere per terra.
Tutto parla per strada se solo ti fermi e osservi.
Sergio intanto è consolato dalla visita di Luana e di noi suoi amici.
L’indomani si opererà sapendo che qualcuno penserà a lui e che lo aspetta al suo ritorno al Binario 95.