A servizio dei poveri

a cura di paolo (0 commenti)

Ho conosciuto ragazzi in cerca di un futuro; mi fermo, scambio due parole e ascolto quello che hanno da dirmi. Ciò di cui più hanno più bisogno è sapere che qualcuno vuole loro bene. Costruire il loro domani passo dopo passo

  

Il 26 novembre 2024 ho iniziato a fare un’esperienza nuova: lavorare nella mensa dei poveri presso la parrocchia di Regina Pacis.

Durante questa attività ho conosciuto i volontari che danno una mano: tutte persone simpatiche, che fanno parte di varie associazioni.

Ho potuto notare che la mensa è frequentata da diversi tipi di persone: italiani poveri, a volte anche intere famiglie, anziani, gente di origine straniera, musulmani. La mensa è frequentata, in media, da 100 persone, quasi sempre le stesse.

È stata una gioia accoglierli e per me è stata una bellissima esperienza nel gioire e condividere del mio tempo con questi fratelli bisognosi. Sul loro volto c’è sempre una gioia mentre noi siamo al loro servizio. Ho sperimentato una serenità profonda nell’accogliere e fare una carezza.

Spesso vedo la presenza di Gesù in loro che sono nostri fratelli  provati dalla povertà estrema e comprendo di più la gioia che provava San Vincenzo nell’aiutare  quelli che avevano bisogno.

Anche se sappiamo poco di loro ci trasmettono tanto.

Ho conosciuto ragazzi in cerca di un futuro, pronti a lavorare e a “a volte” mi capita di incontrarli in centro. Allora mi fermo, scambio due parole e ascolto quello che hanno da dirmi. Mi rendo conto infatti che ciò di cui più hanno bisogno è sapere che qualcuno vuole loro bene. Costruire il loro domani passo dopo passo.

Svolgere questa attività mi ha reso felice perché ho dato una mano alle persone in difficoltà e mi ha aiutato soprattutto a testimoniare Gesù. Quando mi vedono mi sorridono dicendo: ringraziamo Dio perché c’è anche la sorella che presta il suo tempo prezioso per noi.

Suor Shini Kenattuparambil

 

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