Vorrei diventare cibo per saziar chi ha fame

a cura di paolo (0 commenti)

Vorrei diventare cibo, per saziar chi ha fame. (San Vincenzo Pallotti)

In raccoglimento, dopo la santa Messa, il nostro Signore Gesù Cristo mi ha fatto sentire... e Dio mi ha ispirato un vivo desiderio di andare in tutto il mondo per accorrere e provvedere a tutti in tutti i bisogni spirituali e temporali di tutte le creature (X, 450 e 431).

Con grande gioia ho accolto l’invito a partecipare al pellegrinaggio verso la Chiesa di San Giuda, in Baltimora, USA, organizzato dalle care Consorelle della Provincia Immacolata Concezione in Harriman, Monroe, NY.

La sorpresa grande è stata nell’entrare, perché, sulla sinistra, prima di essere avvolti dalla bellezza della Chiesa, ho incontrato la Statua di San Vincenzo, il nostro amato Fondatore. Che sorpresa!

Una statua molto particolare.

Mi ha colpito il pane che ha nella sua mano destra e la Bibbia nella sua mano sinistra.
Mi è venuto subito in mente il suo inno dei “desideri”
“Vorrei diventare cibo, per saziare chi ha fame” e poi il suo insistente appello alla fame di “Dio” che attanaglia l’anima dell’uomo e che pochi soddisfano.
Oggi più che mai, l’UOMO ha questo bisogno fondamentale di conoscere Dio. E Vincenzo desiderava che i suoi figli fossero attenti e pronti a donare questo pane spirituale.
Ecco PANE e PAROLA di Dio.
Due cibi per vivere in Dio, per Dio e con Dio.

Due cibi che sostengono l’Unione, due cibi che ravvivano la Chiesa.

Credo che il compito principale di ogni membro pallottino sia proprio quello di farsi “cibo” per tutti e di porgere a tutti il “buon cibo della Parola”.

Sr Stella Marotta

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