Sinodo. Il Papa: cambiamo ciò che ci paralizza e separa dai giovani

a cura di paolo (0 commenti)

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È iniziato il Sinodo dei vescovi sul tema: "I giovani, la fede e il discernimento vocazionale". Francesco: la speranza ci interpella, ci smuove e rompe il conformismo del "si è sempre fatto così"

Il Papa ha esortato a "rovesciare le situazioni di precarietà, di esclusione e di violenza, alle quali sono esposti i nostri ragazzi. I giovani ci chiamano a farci carico insieme a loro del presente con maggior impegno e a lottare contro ciò che in ogni modo impedisce alla loro vita di svilupparsi con dignità.

"Esigono una dedizione creativa, una dinamica intelligente, entusiasta e piena di speranza" e soprattutto ci chiedono, di "non lasciarli soli nelle mani di tanti mercanti di morte che opprimono la loro vita e oscurano la loro visione".

Questo invito è stato il cuore dell'omelia di papa Francesco nella Messa di apertura del Sinodo dei vescovi sul tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.

IL SALUTO AI VESCOVI CINESI PER LA PRIMA VOLTA ALL'ASSEMBLEA SINODALE

"Che lo Spirito ci dia la grazia di essere Padri sinodali unti col dono dei sogni e della speranza, perché possiamo, a nostra volta, ungere i nostri giovani col dono della profezia e della visione; ci dia la grazia di essere memoria operosa, viva, efficace, che di generazione in generazione non si lascia soffocare e schiacciare dai profeti di calamità e di sventura né dai nostri limiti, errori e peccati, ma è capace di trovare spazi per infiammare il cuore e discernere le vie dello Spirito".

Con questo auspicio Francesco aveva iniziato l’omelia della Messa di apertura del Sinodo alla presenza dei 267 padri sinodali.

"È con questo atteggiamento di docile ascolto della voce dello Spirito che siamo convenuti da tutte le parti del mondo", ha detto il Papa aprendo ufficialmente la XXV Assemblea ordinaria del Sinodo dei vescovi: "Oggi, per la prima volta, sono qui con noi anche due confratelli vescovi dalla Cina continentale.

Diamo loro il nostro caloroso benvenuto: dell’intero Episcopato con il Successore di Pietro è ancora più visibile grazie alla loro presenza", il tributo ai nuovi arrivati – monsignor Giuseppe GuoJincai, vescovo di Chengde, e monsignor Giovanni Battista Yang Xiaoting, vescovo di Yan’an – fatto reso possibile anche grazie all’Accordo provvisorio firmato nei giorni scorsi a Pechino. 

Ilaria Solaini – Avvenire

 

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