Pasqua 2021

a cura di paolo (0 commenti)

“Non abbiate paura!
Voi cercata Gesù il Nazareno, il crocifisso.
È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano deposto.
Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro:
Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”
(Mc 16, 6-7) 

Cari fratelli e sorelle,

            “Non abbiate paura!” sono le parole che il giovane, vestito in bianco, dice alle donne, che di buon mattino, si recano al sepolcro con gli unguenti per ungere il corpo di Gesù.

Continua il giovane: Cercate Gesù il Nazareno, il crocifisso. Non è qui. È risorto. Ecco il luogo dove era deposto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: Egli vi precede in Galilea. C’è una parola particolarmente importante per indicare alle donne dove è possibile incontrarlo: andate.Le donne non si lasciano paralizzare, preparano i profumi per il corpo di Gesù. Non rinunciano all’amore. Senza saperlo, nel buio del sabato, preparano il giorno che avrebbe cambiato la storia.

            Le indicazioni sono precise però, devono andare, Lui è già in attesa di questo incontro. Lui è già risorto. Con la sua resurrezione Gesù conferma ciò che diceva di essere “Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore vivrà; chiunque vive e crede in me non morirà in eterno” (Gv. 11, 25-26a) Cristo è risorto! Questa è anche per noi oggi la lieta notizia che può cambiare la vita colmandola di gioia, di pace, di coraggio, di lucee darci la vera felicità.

            La resurrezione di Gesù con la forza dello Spirito Santo ci trasforma, ci dà il potere di essere annunciatori della sua resurrezione con i fatti e con la testimonianza della vita. Ma, come è possibile? È molto semplice: essendo persone che propagano speranza con il loro modo di accogliere, di amare. Soprattutto di amare, perché la forza della resurrezione rende le persone capaci di amare, anche quando sembra che l’amore non abbia più senso. Il compito di ogni cristiano e di ciascuno di noi è quello di essere, per tutto il mondo, missionari di speranza.Non mettiamo una pietra sopra la speranza. Dobbiamo sperare sempre, perché Dio è fedele, Dio è più grande. Coraggio con Dio niente è perduto.

            San Vincenzo Pallotti, grande devoto de Maria, immagina che Maria chieda il nostro cuore per consegnarlo a Gesù, affinché sia Lui nostra luce e modello verso la santità. Ci dice così: “Desidero che tu mi dia il tuo cuore, affinché io lo dia al mio divino Figlio Gesù. Una volta che il tuo cuore appartiene a lui, allora riceverai da Lui le grazie necessarie per rimanere in Lui... Dammi dunque il tuo cuore perché io lo dia a Gesù” (OOCC, XIII, pp. 716-717). 

FELICE E SANTA PASQUA A TUTTI 

Madre Ivete Garlet

 

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