Missione Pallottina in Mozambico - Sr Cristina Zampia - CSAC

a cura di paolo (0 commenti)

In Mozambico, il carisma pallottino è presente in quattro missioni: Marracuene (Maputo); Quissico e Inharrime (Inhambane); e Pemba (Cabo Delgado). Nonostante, in questo momento mi limito a parlare della missione di Inharrime, l’unica in cui ci sono insieme due congregazione pallottine da più di 18 anni: CSAC (Congregazione Suore Apostolato Cattolico) e SAC (Società dell’Apostolato Cattolico).

Breve storia della Parrocchia di Inharrime: San Maximiliano Maria Kolbe (SMMK) 

È importante sapere perprimadove siamo. La parrocchia SMMK si localizza nel centro amministrativo del Distretto di Inharrime nella Provincia di Inhambane, ha una superficie di 2 149 km2, ad Est C’è  l’oceano indiano. Secondo i dati statistici del 2007 la popolazione è di 97 471. A Inharrime ci sono due centri amministrativi: Inharrime e Mocumbi. Riguardo alla prima evangelizzazione, la parrocchia non ha dei datti precisi, perchè non ci sono registri ufficiali. Nonostante,si afferma che i primi missionari arrivati a Mocumbi vicino a Inharrime furono i Gesuiti nel 1560. Il primo ad essere battezzato è stato il re Tonge, da Don Gonsalo da Silveira, che è stato martirizzato il 15 marzo 1561, e per questo i missionari hanno abbandonato la missione.

Tuttavia, nasce il secondo momento di evangelizzazione con l’arrivo dei frati Francescani Minori che hanno fondato la Missione San Francesco di Assisi a Mocumbi. Questi ultimi custodivano un poco la Parrocchia d’Inharrime che aveva il nome di «Nossa Senhora da Conceição», nome che è stato cambiato nel 1958 perché la Diocesi riceveva lo stesso nome. Per molto tempo è stato abbandonato, nonostante nel 2000 sono arrivati i sacerdoti e i fratelli Pallottini (Società dell’Apostolato Cattolico), i primi a prendere cura direttamente, assumendo la Parrocchia da cui con l’autorizzazione del vescovo D. Alberto Setele, nel anno 2001, hanno dato il nome di San Maximiliano Maria Kolbe. Nello stesso anno sono arrivate nella Parrocchia SMMK le suore Pallottine (Congregazione delle Suore dell’Apostolato Cattolico), l’anno dopo i sacerdoti e i fratelli Salesiani, anche le suore Salesiane (Figlie di Maria Ausiliatrice).

La Parrocchia SMMK d’Inharrime è l’unica parrocchia nel Distretto d’Inharrime, Provincia di Inhambane, dista 388 km dalla capitale, Maputo. È una parrocchia con trentacinque comunità, una distante dell’altra; appartiene alla diocesi di Inhambane con il nome «Nossa Senhora da Conceição». 

Realtà socio economica, politica e culturale

A Inharrime ci sono tre gruppi etnici (gitonga, matswa e maxope, questi ultimi sono i nativi e la maggioranza). Nonostante che il popolo valorizza di più le radice culturale, la lingua locale che è xope, quell’ufficiale, è ilportoghese. Inharrime è un Distretto ricco in cultura, terra, religiosità, senso di famiglia e parentela, produzione alimentare, acqua, però troppo bisognoso di un grande sviluppo umano. È un luogo con grande numero di emigranti, tante persone emigrano nelle grandi città per lavorare oppure per studiare. Ci sono poche scuole secondarie, solo quattro, una media di arte e una Prè-università. Perciò molti giovani escono per altri luoghi per continuare gli studi e per lavorare.

Tuttavia è noto il suo sviluppo sociale evidente nello sviluppo di costruzioni di case, piùaccessibilità alla scuola soprattutto per le ragazze e le donne, accessibilità ai mezzi di comunicazione. Non solo questo, ma anche la visibile partecipazione delle donne nella vita politica nonostante la mancanza dicoscienza e responsabilità politica dei cristiani, ossia manca ancora una testimonianza cristiana nella partecipazione politica dei fedeli, a causa della paura di espressione libera. Un’altra sfida è quella di conciliare la fede con le culture tradizionali, come per esempio i casi d’esigenza di molti saldi e molte cose nel lobolo=dote;levirato (rito di matrimonio della vedova con un familiare del defunto); purificazione della morte; cercare il colpevole della morte anche si è naturale; e altro. Questi aspetti influenzano nella vita dei fedeli.

Realtà Religiosa ed ecclesiale                                                                               

Nella parrocchia di Inharrime ci sono i sacerdoti pallottini e salesianida più di diciassette anni, non solo ma anche le suore e i fratelli delle stesse congregazioni come dicevo prima. Questa equipe missionaria fa grande lavoro pastorale, di conseguenza la Chiesa in Inharrime è cresciuta il 90% di numero dei fedeli. L’equipe missionaria sviluppa le azioni pastorali di diversi ambiti, cercano l’integrale sviluppo della persona soprattutto delle donne e dei ragazzi, come: l’alfabetizzazione, la salute, i lavori manuali, l’educazione integrale dall’ asilo alla Prè-università, anche l’alfabetizzazione degli adulti; nella catechesi e formazione dei responsabili delle comunità, nella pastorale giovanile ed altri. Quindi la pastorale e i lavoriprioritari sono la catechesi, la formazione, la cura dell’infanzia missionaria, dei gruppi giovanile, della liturgia, la benedizione nelle famiglie, la giustizia e pace.

            La Parrocchia sta in grande sviluppo. Si moltiplicano i numeri dei battezzati, cresimati e dei matrimoni ogni anno. Veramente l’equipe missionaria ha lavorato tantissimo nell’evangelizzazione, come una tromba evangelica  nel diffondere il  senso apostolico secondo il carisma pallottino, nel concreto delle diverse pastorali, sopratutto nella formazione dei catechisti, dei responsabili, nella formazione biblica e catechetica           

La reltà pallottina 

          E’ importante parlare dello spirito pallottino. Secondo quello che dicevo prima, senza dire nulla sul Pallotti è visibile il suo spirito, il suo carisma, che è quello di  essere una forza comeausilio ecclesiale secondo le esigenze locali, soprattutto lo spirito di lavorare insieme, in unione.E’ rilevante notare che il lavoro dei pallottini e delle pallottine, per l’inclusione dei laici nelle comunità, soprattutto nei responsabili è importantissimo quello che il Pallotti ha sognato, vedere i laici attivi nella Chiesa. Questo senso carismatico del Pallotti, suona ancora come una tromba, rispondendo alle esigenze odierne, mentre Papa Francisco attraveso l’EvangeliiGaudium dice che,il laico è chiamato a rispondere alle sfide del mondo;è inviato a vedere, giudicare e agire cristianamente per la trasformazione delle strutture politiche ed economiche della società. Quindi si tratta di una sfida reazionale;uscire, agire insieme alle istanze politiche, economiche del mondo, alla luce del Vangelo, per inserire gli esclusi della società. Ossia, lottare affinché i poveri siano parte integrante della economia mondiale, abbiano tutti il lavoro, la salute, l’istruzione, il necessario per vivere quotidianamente con dignità.

L’UAC, come associazione o movimento organizzato, ancora non esiste nella Parrocchia SMMK, e neanche in tutto il Mozambico, ma questo non significa dire che non esiste l’UAC,anche si esiste la SAC e la CSAC, manca ancora l’inserimento dei laici nella famiglia pallottina, sento che bisogna parlare di più sul Pallotti, del suo carisma,e  parlaredi più dell’UAC. Certo che esiste la voglia di raggrupare i membri, esistono alcune donne che n cominciando a sentire di più sul Pallotti, e siriuniscono ogni tanto. Però non è sufficiente. È anche certo che, ogni anno i pallottini (SAC) e le pollottine (CSAC) si riuniscono per condividere alcune idee sulla conoscenza del Carisma pollottino nelle missione mozambicane. Tuttavia bisogna ancora di piùpromuovere  l’inclusione dei laici pallottini.

Nella promozione della vocazione missionaria dei laici nello spirito pallottino, si deve ricordare sempre, che ilCarisma Pallottinoè soprattutto, essere Chiesa, con uno specifico modo di esserlo, che è coltivare l’unione tra i fedeli (sacerdoti, fratelli, suore e laici), nell’uso di tutti i mezzi possibili, perché siano ravvivate la fede e la carità. O meglio, si deve sempre ricordare del Carisma, il ravvivare la fede di Cristo e riaccende la carità nella Chiesa; che tutte le persone sono state create ad immagine e somiglianza della Carità, cioè di Dio.Quindi volere la salvezza di ogni persona; ricordare anche che il maestro, la fonte e il fuoco è Cristo, l'apostolo dell’eterno Padre; che il modello spirituale è Maria Regina degli Apostoli, la maestra e la patrona, perciò il Cenacolo è il luogo d’incontro.

E’ importante sottolineare che  nell’UAC si vive la vocazione battesimale che si fortifica nella vita Eucaristica e con la Parola di Dio, quindi lo scopo è di promuovere la corresponsabilità di tutti i battezzati a vivere la fede e la carità nella Chiesa e nel sociale portando l’unità in Cristo. Tenere presente che si cammina nella Chiesa - comunione, rispettando la diversità dei doni; lo Spirito Santo è la forza motrice, ed ogni battezzato è apostolo; ricordare che San Vincenzo Pallotti è il fondatore dell’UAC, quindi deve essere conosciuto; e che si risponde sempre ai bisogni di ogni tempo, quindi il nostro è un carisma sempre attuale e necessario, ispirato e voluto dallo Spirito Santo e che nell'evangelizzazione, si deve lavorare in “Unione”.

Infine, l’idea personale mia, è che l’UAC, non esiste solamente quando tutti i gruppi stanno insieme nello stesso luogo di missione, ma anche se esiste solamente un gruppo con intuito di lavorare in Unione con l’UAC, come associazione e fondazione, il necessario è che lo spirito del fondatore sia presente. La promozione e l’animazione dei fedeli laici come una vocazione sempre necessaria, ancora è una sfida che ha bisogno dell’UAC.

 

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