Messaggio della Madre Ivete

a cura di paolo (0 commenti)

Cari fratelli e sorelle,

questo pensiero di S. Vincenzo Pallotti ci invita a confidare sempre nel Signore, senza resistenza e senza dubbi perché Lui, da tutta l’eternità, si prende cura di noi e ci colma con infiniti diluvi di grazie e di misericordia. Quale creatura umana può garantirci così abbondanti doni? Soltanto il Creatore dell’universo può darci tale sicurezza. Lui ama ogni sua creatura come unica nel mondo. Di fronte a tanto amore, vogliamo cantare di cuore: Grazie, Signore per il tuo Infinito Amore, nulla in questo mondo potrà ripagare tale bontà e misericordia. La grande sfida per noi è “essere misericordiosi come il Padre che è nei cieli”.

Con questo spirito Papa Francesco ha proposto che il 1° settembre, Giornata del creato, apre tradizionalmente il mese dedicato alla custodia del creato che si conclude il 4 ottobre, festa di san Francesco d'Assisi.In questo periodo, dice il Papa, i cristiani rinnovano in tutto il mondo la fede nel Dio creatore e si uniscono in modo speciale nella preghiera e nell’azione per la salvaguardia della casa comune.

Nel suo messaggio rivolto ai fedeli il primo settembre di quest’anno il Papa proclama il Giubileo per la Terra. Considerando ciò che dice la Sacra Scrittura (cfr. Lev 25, 1ss): il Giubileo è un tempo sacro per ricordare, ritornare, riposare, riparare e rallegrarsi. Nel suo messaggio si riferisce precisamente a questi cinque aspetti.

1. Tempo per ricordare:

Siamo invitati a ricordare soprattutto che il destino ultimo del creato è entrare nel “sabato eterno” di Dio. Il Giubileo è anche un tempo di grazia per fare memoria della vocazione originaria del creato ad essere e prosperare come comunità d’amore. Esistiamo solo attraverso le relazioni: con Dio creatore, con i fratelli e le sorelle in quanto membri di una famiglia comune. Abbiamo costantemente bisogno di ricordare che “tutto è in relazione”.

2. Tempo per ritornare

Giubileo è un tempo di tornare indietro per verificare la nostra situazione. Avendo spezzato i legami con il Creatore, con gli altri esseri umani e con il resto del creato, è necessario risanare queste relazioni danneggiate,

perché sono essenziali per sostenere noi stessi e l’intero tessuto della vita. Il Papa ci invita anche a pensare agli altri, specialmente ai poveri e ai più vulnerabili.

3. Tempo per riposare

Dio, nella sua sapienza, dice il Papa, ha riservato il giorno di sabato perché la terra e i suoi abitanti potessero riposare e rinfrancarsi. Oggi si verifica che la terra è sfruttata al massimo, le foreste ed i campi sono distrutti, i deserti avanzano, la polluzione dei mari cresce e le tempeste si intensificano: la creazione geme e soffre. L’attuale pandemia ci sta dando l’opportunità di riscoprire stili di vita più semplici e sostenibili con la possibilità di sviluppare nuovi modi di vivere.

4. Tempo di riparare

È tempo per riparare all’armonia originaria della creazione e risanare rapporti umani danneggiati. Qui il Papa presenta diversi aspetti che meritano essere considerati nella riparazione del sistema. È necessario fare il possibile per impedire la crescita della temperatura media globale che ci porterà ad un riscaldamento insopportabile, già lo stiamo sentendo. È dovere di giustizia occuparci con la cura del Creato.

5. Tempo per rallegrarsi

Nella tradizione biblica, il Giubileo rappresenta un evento gioioso, perché è tempo di rinnovamento e di riparazione di ciò che è stato trascurato. La pandemia ci ha aiutato a verificare tante cose nella nostra vita. Siamo testimoni di come lo Spirito Santo stia ispirando individui e comunità a unirsi per ricostruire la casa comune e difendere i più vulnerabili. Ci sono tantissime persone, giovani ed adulti, che si stanno adoperando per la protezione della terra e dei poveri. Questo segno rivela che ci sentiamo responsabili di conservare e dare vita a tutto ciò che è un bene per tutta l’umanità.

Lodiamo e ringraziamo il Signore per tutti i doni elargiti nell’ universo in vista della pienezza di vita e dell’armonia del cosmo. Chiediamo a Lui la grazia di crescere nella consapevolezza di essere chiamati a custodire e proteggere la nostra casa comune.

Roma, 4 settembre 2020

Madre Ivete Garlet

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