Il Rettore Generale ci scrive!

a cura di paolo (0 commenti)

Caro confratello,

la prima lettera pubblicata il 6 agosto 2019 – Festa della Trasfigurazione del Signore, Solennità della Dedicazione della Chiesa del SS. Salvatore in Onda – riguardante il messaggio di Papa Francesco ai sacerdoti, è stata molto ben accolta da voi. Ho ricevuto diversi messaggi di gratitudine e apprezzamento per questa iniziativa. Vi ringrazio di ciò.

Nel 2019 ci sono stati cinque Incontri Continentali dei Superiori Maggiori della Società e dei loro delegati: Africa, a marzo (in Sudafrica); Asia-Oceania, a giugno (nelle Filippine); Europa, a giugno (in Polonia); Nord America, a luglio (negli USA); Sud America, a luglio-agosto (in Brasile). Ho partecipato a tutti tranne che a quello in Africa. Lo scopo di questi incontri è valutare e pianificare la vita e le attività apostoliche delle varie entità nei rispettivi Continenti.

In tutti gli incontri c’è stato un argomento comune: la pastorale vocazionale. Come sappiamo, nel mondo occidentale mancano vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa. Come la storia ha dimostrato, però, questa situazione può cambiare. In Polonia, in questo periodo, c’è una riduzione significativa di vocazioni, ma ce ne sono ancora tante.

Il continente asiatico e quello africano sono benedetti con molte vocazioni, proprio come l'Europa di forse 40 anni fa. L'India, con circa il 2% di cattolici, è attualmente al primo posto. Camerun, Ruanda, Repubblica Democratica del Congo, Tanzania, Nigeria, Kenya, Mozambico, Zambia, Filippine, Corea del Sud, Taiwan, Vietnam, Bielorussia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Colombia, ed altri ancora, sono paesi promettenti per quanto riguarda le vocazioni.

In Brasile ci sono ancora alcune vocazioni; non troppe, ma neanche troppo poche. La perseveranza dei membri dopo l’ordinazione sacerdotale era una preoccupazione, anche se negli ultimi anni c'è stato un miglioramento.

Ricordiamo che le vocazioni religiose sono un dono di Dio. È una chiamata divina e non una professione. Non dobbiamo mai perdere di vista questa origine soprannaturale della vocazione. Altrimenti, prima o poi, perderemo l’interesse e il gusto per la nostra vita sacerdotale e religiosa, che ci condurrà a un'esistenza tiepida o all’abbandono della vocazione.

In questo senso, l’appello di Papa Francesco, fatto in occasione del Messaggio per la 56ª giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, è più che mai attuale e adatto alle nostre circostanze: “Carissimi, non è sempre facile discernere la propria vocazione e orientare la vita nel modo giusto. Per questo, c’è bisogno di un rinnovato impegno da parte di tutta la Chiesa – sacerdoti, religiosi, animatori pastorali, educatori – perché si offrano, soprattutto ai giovani, occasioni di ascolto e di discernimento. C’è bisogno di una pastorale giovanile e vocazionale che aiuti la scoperta del progetto di Dio, specialmente attraverso la preghiera, la meditazione della Parola di Dio, l’adorazione eucaristica e l’accompagnamento spirituale”.

Senza vocazioni locali, la nostra presenza in alcuni paesi non avrà molto futuro. Quindi, caro confratello, preghiamo insieme per le vocazioni per la nostra Società, in particolare il 22 di ogni mese, per intercessione del nostro Fondatore, San Vincenzo Pallotti. Nuove vocazioni, come le gocce di pioggia, danno nuova vita. Preghiamo ogni giorno il Signore della messe affinché invii dei lavoratori nella sua vigna.

Jacob Nampudakam, SAC
Rettore Generale

15 agosto 2019
Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria

 

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