Il Rettore Generale ci scrive

a cura di paolo (0 commenti)

Cari confratelli,

In questo giorno, 1° ottobre, sono stato rieletto Rettore Generale della Società durante la XXI Assemblea Generale. Ciò è accaduto tre anni fa, nel giorno in cui la Chiesa celebra la memoria di Santa Teresa del Bambin Gesù, Patrona delle Missioni.

Quest’anno, come annunciato da Papa Francesco, si celebra anche il Mese Missionario Straordinario (ottobre 2019), “con lo scopo di favorire una maggiore consapevolezza della missio ad gentes e di riprendere con nuovo slancio la trasformazione missionaria della vita e della pastorale della Chiesa”.

Siamo a metà del mandato dell’attuale Consiglio Generale. Che cosa abbiamo fatto finora e che cosa si potrebbe fare ancora? Questa è una domanda che sorge spontanea.

Il lavoro di restauro del nostro Collegio Internazionale di Roma, dopo 40 anni, è stato senz’altro una benedizione. La Provincia del Cuore di Gesù e la Regione della Santissima Trinità meritano una particolare gratitudine per aver collaborato con il Consiglio Generale nell’attuare un cambiamento strutturale, per cui ora la Comunità Locale della Nigeria appartiene alla Provincia del Cuore di Gesù.

Lo spirito missionario è tornato a rivivere nella nostra Società negli ultimi anni, visto che alcune Province/Regioni hanno osato aprire nuove missioni in terre lontane: Filippine, Taiwan, Zambia, Perù, Malawi, Cuba, Vietnam, Siberia (Russia), Kazakistan, Burkina Faso e Sri Lanka. “Passione per il Vangelo, Passione per il popolo di Dio” - questo è il mantra spirituale dell’attività missionaria. Nessuna missione, nessuna vita!

La beatificazione del nostro confratello, D. Richard Henkes, il 15 settembre 2019 è stato un altro momento di grazia. Un vero “martire della carità”! Preghiamo per la grazia della sua canonizzazione. La morte inaspettata di D. Kazimierz Czulak, il 29 settembre 2019 - formatore, missionario, provinciale, Consultore Generale e pastore - ci ricorda che tra noi ci sono tanti santi anonimi. Questa è la bellezza e la forza della Chiesa!

Il 6 gennaio 2020 sarà il giorno della trasformazione della Provincia indiana dell’Assunzione della Beata Vergine Maria in tre entità. Così l’India - con poco più del 2% della popolazione cattolica - avrà il grande onore di ospitare cinque entità della Società. Se Dio vuole, la trasformazione porterà alla Società uno sviluppo ancora maggiore.

La missione della Provincia di Santa Maria in Mozambico, l’eccellente collaborazione tra la Provincia di S. Paolo e la Provincia dell’Immacolata Concezione in Peru, il cambiamento della Regione Madre di Misericordia in entità autonoma ed il nuovo seminario costruito a Rio de Janeiro, la possibile unificazione delle Regioni Argentina e Uruguaiana sono tutti segni di sviluppi positivi della Società in America del Sud.

La Provincia della Madre di Dio e la Regione Australiana forniscono esempi concreti di collaborazione pallottina nella Società. Ci sono tante altre iniziative di collaborazione. Il Centro per l’Apostolato Cattolico della Provincia dell’Immacolata Concezione a Washington ci mostra cosa significa realizzare l’Unione dell’Apostolato Cattolico: essere e formare discepoli missionari di Gesù a servizio della missione della Chiesa. Che nobile missione!

Il continente africano sta lentamente maturando. La Regione della Santissima Trinità - un’entità storica con circa 120 membri - deve essere presto annoverata tra le Province! È una questione di giustizia. Il futuro della Società si trova in Africa, senza dubbio.

Ci sono anche molte sfide e alcune ci hanno colpito molto duramente. L’intera questione dell’abuso sessuale sui minori incombe su di noi come nuvole nere. La sofferenza umana di tutte le persone colpite, gli oneri finanziari e i suoi effetti sulla nostra vocazione, missione, ecc., vanno oltre ogni immaginazione. Essere Vescovo o Superiore Maggiore oggi non è un lavoro facile! Tuttavia, dobbiamo proteggere la magnifica creazione di Dio in tutte le sue manifestazioni, specialmente i bambini innocenti e le persone vulnerabili. È una questione di giustizia e di verità.

I membri che abbandonano la loro vocazione Pallottina o il sacerdozio ci causano grande sofferenza. La fedeltà e la perseveranza dipendono da molti fattori: vita di preghiera, comunità, apostolato e capacità di gestire le crisi, specialmente attraverso l’accompagnamento.

Papa Francesco conclude la sua Lettera Apostolica in forma di Motu proprio “Aperuit illis” sulla Parola di Dio, pubblicata il 30 settembre, con queste parole: “Ascoltare le Sacre Scritture per praticare la misericordia: questa è una grande sfida posta dinanzi alla nostra vita. La Parola di Dio è in grado di aprire i nostri occhi per permetterci di uscire dall’individualismo che conduce all’asfissia e alla sterilità mentre spalanca la strada della condivisione e della solidarietà”. È una chiamata a vivere più radicalmente il Vangelo, proprio come voleva il nostro Fondatore.

D. Jacob Nampudakam, SAC
Rettore Generale

Roma, 1° ottobre 2019

 

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