…dammi il tuo cuore, affinché io possa darlo a Gesù

a cura di paolo (0 commenti)

Il mese di settembre si sta congedando, il tempo di vacanze è ormai finito, tutti abbiamo ripreso le solite attività con il cuore più aperto alla carità, alla solidarietà ed alla misericordia, perché la vita è un dono di Dio per il quale dobbiamo ringraziare ogni giorno. Benediciamo il Signore per gli amici che abbiamo incontrato e per le tante persone che nel silenzio ci hanno fatto del bene. A tutti la nostra umile preghiera.

            Nel mese di ottobre la Chiesa ci invita a ricordare i missionari che hanno lasciato la loro patria, i loro cari, per dedicarsi all’evangelizzazione in luoghi sconosciuti, dove ancora la Parola di Dio non è conosciuta. Quanti religiosi, religiose e laici senza rumore, nel silenzio, continuano a donare la vita, affinché il Signore sia conosciutoe tutti i popoli sperimentino l’amore infinito di Dio.

            Tutti siamo chiamati ad essere discepoli-missionari, attraverso la testimonianza di vita vissuta in Dio e per gli altri. Discepolo è chi ascolta, medita la Parola per assumere gli atteggiamenti del Maestro. Missionario è la persona che comunica con parole ed azioni ciò che ha imparato dal Maestro. Essere missionario non è un dovere, ma è un diritto del cristiano. Ci dice S. Paolo “Non è infatti per me un vanto predicare il vangelo; è un dovere per me; guai a me se non predicassi il vangelo” (1Cor 9,16). Quindi, in questo mese, cerchiamo di risvegliare in noi questaconsapevolezza, affinché, possiamo essere missionari dove ci troviamo. Le persone che ci stanno vicino siano arricchite con la nostra presenza e benevolenza.

            Il mese di ottobre è dedicato alla Madonna del Rosario. In questo anno la Chiesa celebra anche due eventi importanti: trecento anni di Aparecida, in Brasile ed il centenario delle apparizioni in Fatima, Portogallo. La Madonna è sempre vicino ai più poveri, ai dimenticati agli occhi della società odierna. Maria è stata la Missionaria per eccellenza, perché ha portato nel suo grembo il Salvatore del mondo, l’inviato del Padre per la redenzione dell’umanità.

            Facciamo memoria di tutte queste realtà e lasciamoci guidare da Maria, che come Madre ci conduce al suo Figlio Gesù. Desidero concludere questa breve riflessione con un pensiero di San Vincenzo Pallotti sulla persona di Maria. Questo pensiero ci incoraggia ad avere sempre più fiducia in Maria che come Madre e Regina non ci abbandona. San  Vincenzo Pallotti, nel mese di maggio, fa dire a  Maria così: Vorrei che tu mi dia il tuo cuore, per poterlo dare al mio Figlio divino, Gesù. Quando il tuo cuore appartiene a Lui, allora riceverai da Lui le grazie necessarie per rimanere in Lui ... dunque dammi il tuo cuore, affinché io possa darlo a Gesù. (OOCC, XIII, pp 716 – 717).

 

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