Incontro storico delle Suore Formatrici SAC e CSAC

Il 18 settembre 2019 a varcare per prima la soglia della casa Madre, in Via di Porta Maggiore, 34 a Roma, sono state le Suore Missionarie capeggiate dalla Superiora Generale, Madre Izabela Swieradunita a Sr Josephine D'Souza Responsabile della Formazione, Sr Liberata Niyongira (Cosigliera), Sr Catarina Tush (Belize), Sr Angela Devi (India), Sr Orsola (Polonia), Sr Marta Litawa (Rwanda), Sr Clotilde Nyinawumutu (Rwanda), Sr Agnes Joseph Ganus (Tanzania).

Successivamente sono arrivate le Suore Pallottine CSAC :
Sr Stella Marotta, Responsabile per la Formazione CSAC, Sr Venicia Meurer (Vicaria generale), Sr Lilly Nanat (Generalato), Sr Elisabete Augusto Ferreira (Mozambico), Sr Salete Maristella Cargnin (Brasile), Sr Susan Mary (India), Sr Rita Mastrogiacomo (USA), doveva esserci anche Sr Ivinete Fragata Dos Santos (Brasile), ma è dovuta rientrare in Brasile per motivi di ufficio, come pure Sr  Margaret  Kulaviltalackal e Sr Beatrice Cacciapaglia (Italia), per impegni scolastici si sono assentate.

Ad attendere il gruppo con profonda gioia ed affetto c'era Sr Daniela Siniscalchi, Superiora Provinciale della Provincia italiana Regina Apostolorum, Sr Beatrice Cacciapaglia, superiora della Comunità e le altre suore della Casa.

L’incontro è avvenuto nell’ex cappella della Comunità che, giustamente Sr Stella nella presentazione iniziale ha ricordato. L’ambiente familiare e affettuoso ha permesso di vivere la giornata con grande distensione e profitto.

Seguendo l’ordine del giorno vien vissuto, per prima cosa, un momentodi preghiera, guidato da Sr Liberata, a seguire c’è stato il saluto diSr Stella a nome della Superiora Generale, Madre IveteGarlet,  e il saluto come introduzione di Madre Izabela la quale ha sottolineato che la Formazione è e rimane una priorità per tutte noi. Anche se si viene da diversi Paesi e da diversi modi di vivere e di vedere,la formazione è unica, è la base della vita religiosa, quindi seguire insieme gli insegnamenti della Chiesa e far nostro il tesoro ereditario del Fondatore è lo scopo del nostro essere insieme nella giornata odierna.

Alla grande domanda: Perché siamo qui oggi? La Madre ricorda che dal 2016/2017 si è avviato il processo di Riunificazione, che, naturalmente, affonda le sue radici nel cuore della nostra unica madre generale: Madre Raffaella Castellani. E’ vero che le vocazioni oggi sono poche, ma insieme troveremo il modo di riprenderci e rinnovarci, di lavorare insieme, di pregare e sostenerci reciprocamente. La formazione è la carta vincente del nostro vivere insieme ed il processo formativo inizia dalla nascita e termina solo con la morte. San Vincenzo aveva chiaro nella mente che lo scopo della nostra Congregazione èla santificazione e la salvezza delle anime, naturalmente a partire da quella personale. L’altro obiettivo di San Vincenzo era quello di vivere inserite nella storia, di amarla, di leggerne i segni e ascoltare il grido del popolo santo di Dio.E noi oggi abbiamo tanto da offrire alla Chiesa e al mondo con il nostro essere insieme e guardare insieme verso la méta.

Suor Stella sottolineando le parole introduttive della Madre Izabela, invita a rimanere un po’ in silenzio e a pensare a ciò che può essere utile per intraprendere il cammino formativo insieme e a guardare verso la Riunificazione con cuore colmo e riconoscente dei contenuti avuti nel giorni precedenti durante il Corso per i Formatori Pallottini, e a condividerli. Evidenzia che loro, formatrici, sono privilegiate in quanto sono le prime ad essere incontrate insieme nel Processo della Riunificazione, proprio perché la Formazione traccia le linee future.

Dalla condivisione emerge che, per tutte le Formatrici, il Corso intercongregazionalepallottino è stato apprezzato per i contenuti, per la convivialità e per la conoscenza e l’interscambio reciproco.

Come prospettiva sul cammino della riunificazione emergono i seguenti suggerimenti:

  • Rafforzare l’impegno primario delle Congregazioni per la Formazione sempre in vista della missione;
  • Tener presente Amore ed accompagnamento, perché siamo insieme per rinnovare il 1° Amore e per formare apostoli nella Chiesa a beneficio dell’umanità
  • Puntare molto sulla Formazione permanente curando tutte le fasce dell’età, in modo particolare l’ultima tappa: l’anzianità. Riscoprire la forza di questa tappa e preparare le suore ad affrontarla attraverso un cammino formativo e offrendo strumenti adatti.
  • Rinvigorire il coinvolgimento delle Suore anziane nella vita della Congregazione, renderle giovani, vive stimolando in loro la dignità di donne fedeli a Dio; creare la possibilità di proporre dei film adatti dove si evidenzia che l’anzianità è una vocazione nella vocazione e che è una ricchezza per tutti.
  • Coinvolgere tutte le Suore nel processo di riunificazione.
  • Puntare sulla preghiera, sull’adorazione e sulla partecipazione alla vita di Congregazione,
  • Proporre interscambio di visita e di interesse trabambini, giovani e suore anziane, perché continuino a donare alla comunità ciò che sanno e ciò che fanno/o hanno fanno.
  • Inventare continuamente come coinvolgere le suore nella partecipazione agli Esercizi Spirituali e alla vita della Chiesa e usare tutti gli strumenti per far crescere la loro vita spirituale e comunionale
  • Saper “inventare” per risvegliare in tutte la bellezza di essere consacrate, tenendo conto che solo l’AMORE INVENTA QUOTIDIANAMENTE LA VITA.
  • Pensare a come occupare il tempo delle Suore Anziane, soprattutto in questo tempo della Riunificazione
  • Far crescere il cammino del Perdono in tutte le fasce della Formazione, in modo particolare per le Suore anziane, non permettere che muoiono senza la benedizione del perdono reciproco.
  • Avviare un cammino serio di guarigione per tutte, prima della Riunificazione, per poter iniziare un cammino, rinnovate dallo Spirito, da perdonate, /riconciliate, ed accogliere le altre sorelle con cuore libero e aperto allo Spirito
  • Motivare tutte le suore di qualunque età per poter dire: Sono felice qualcuno ha bisogno di me
  • Dare tempo. Incontrare le Suore.
  • Avviare Seminari unitari, curare il programma formativo ed interscambiare i Piani di Formazione delle due Congregazioni; cercare occasioni perché le formatrici stiano insieme e le formande inizino a vedere l’amore e l’accoglienza che circola.
  • Creare occasioni di ritiri, esercizi, studi, interscambiando le persone nella Formazione, perché più circola la vita più si allarga l’orizzonte.
  • Cercare di organizzare un’agenda delle due Congregazioni con nomi delle Suore, delle Comunità dove vivono e rell’apostolato che vien svolto.
  • Ripetere l’esperienza del Corso sulla Formazione nelle diverse Nazioni/continenti e invitare le responsabili della formazione per serre presenti nei diversi incontri, in modo da rafforzare la conoscenza e l’appartenenza
  • Mettere più forza nel pregare per le vocazioni. Studiare insieme come proporre la vita consacrata, ed avviare progetti ed esperienze nuove.
  • Aver molta cura del periodo del Postulantato, creare spazi specifici per la conoscenza e per la verifica della chiamata
  • L’esperienza del Noviziato internazionale è positiva, allargare ad altre, studiando modalità e tempi di formazione specifica.
  • Aver cura delle suore dei Voti perpetui, creare comunione e conoscenza tra tutte le giovani perpetue delle due Congregazioni, per creare più coscienza che siamo una sola famiglia
  • Avere a cuore la Formazione delle Formatrici, pensare a loro per rinnovarle, rimotivarle e curarle spiritualmente e psichicamente. 

Il tempo è stato poco, ma l’intensità tanta.
Suor Stella propone per il prossimo incontro di avere più tempo per condividere non solo la vita, ma anche di “sognare insieme” per camminare insieme creando progetti unitari.

Dopo una breve pausa c’è stato l’intevento di Suor Lilia Capretti la quale ha presentato la storia della Casa Madre e delle nostre prime Suore, partendo dalla realtà e dalla necessità di avere una casa propria (vedi allegato). Tutte le presenti sono state molto contente nell’ascoltare non tanto la storia, ma la passione con la quale Suor Lilia ha parlato.

Con lei è stata visitata la casa e fatto le foto ricordo sia sul terrazzo che in giardino.

Alle ore 13.00 c’è stato il Pranzo insieme alla Comunità.

Suor Daniela Siniscalchi ha fatto trovare a tavola un ricordo di San Vincenzo Pallotti e il suo saluto è stato apprezzato ed accolto con affetto sincero da tutte.

Dopo il pranzo la Madre Izabela ha presentato in sintesi il cammino reale della riunificazione a partire dall’inizio attraverso un testo storico e soprattutto attraverso le foto/documento dei diversi incontri avuti insieme. La storia passata è ora nelle nostre mani e soprattutto nella nostra capacità di accogliere il nuovo che viene dallo Spirito.

Attraverso le foto d’epoca e le testimianze raccolte la Madre Izabela ha saputo rafforzare tutto ciò che è stato detto durante la giornata.

Rendiamo grazie a Dio che sa fare nuove tutte le cose.

Con la preghiera e la benedizione finale è terminata la bella esperienza insieme nella Casa Madre delle Suore dell’Apostolato Cattolico romane.

Suor Stella Marotta

 

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