Chiesa del Santo Spirito dei Napoletani in Via Giulia

La Chiesa del Santo Spirito dei Napoletani in Via Giulia è molto cara a noi membri dell’Unione, perché qui Vincenzo Pallotti ha fondato l’Unione dell’Apostolato Cattolico e ha preso cura per il suo sviluppo. Possiamo immaginare quanto ha pregato per la sua opera chiedendo Dio la luce per capire il suo progetto.

Don Vincenzo fu nominato rettore della chiesa nel 1834. Il tempio era molto povero, negletto, il culto senza vita, il numero dei fedeli molto scarso.

La Corte di Napoli, conosciuta la situazione, chiese a Mons. La Grua di porvi rimedio. I sacerdoti romani proposero di nominare il Pallotti come rettore. La chiesa non era una chiesa parrocchiale e quindi non vincolante.

In quel tempo la Chiesa era sotto il   patronato del re delle Due Sicilie, la casa del rettore era occupata da quattro sacerdoti e un diacono napoletani ed apparteneva alla Confraternita

Malgrado che la chiesa fosse trascurata e in stato di abbandono, Pallotti accettò la nomina con entusiasmo!

Con il tempo fece ripulire la chiesa, acquistò nuovi paramenti e tovaglie, ma soprattutto rinnovò le celebrazioni liturgiche. Iniziò l’azione pastorale organizzando prediche il sabato e i giorni festivi, vari tridui, novene, i mesi di maggio e di agosto. Cominciò anche ad ascoltare le confessioni e con il tempo la chiesa si riempì di fedeli.

Nel 1837, dopo la morte di suo padre, Don Pallotti si trasferì dalla casa familiare alla Rettoria ma non occupò la stanza del rettore   scegliendone invece una contigua alla chiesa dove vi era, o forse fece lui stesso, aprire una finestra per guardare il tabernacolo mentre pregava. Pose in essa   un inginocchiatoio trascorrendo giorno e notte nella preghiera.

Significative sono le attività apostoliche svolte da Don Vincenzo e i suoi collaboratori, membri dell’Unione, nella chiesa del Santo Spirito dei Napoletani o le iniziative intraprese durante questo periodo di 11 anni, del resto molto fruttuosi nella vita spirituale ed apostolica di Pallotti.

Qui Vincenzo Pallotti organizzò la celebrazione del primo Solenne Ottavario dell’Epifania nel 1836 e le altre celebrazioni come la celebrazione del Mese di Maggio per gli Ecclesiastici nel 1839 per la prima volta. Lo stesso anno, dal primo giovedì del mese di giugno Pallotti tenne ogni settimana, “la Conferenza degli Ecclesiastici”, queste adunanze erano destinate a rinnovare la vita spirituale e la preparazione pastorale dei sacerdoti

Don Vincenzo si interessava delle opere apostoliche da lui fondate o sostenute in collaborazione con gli altri: una di essi era la Pia Casa di Carità  fondata nel 1838.

Durante il tempo del colera emerse in modo speciale la carità di Pallotti e dei membri dell’Unione per sovvenire i bisognosi in ogni parte della città. “I sacerdoti di giorno e di notte si portavano all’assistenza degli infermi. Distribuivano i biglietti per pane e carne.(OOCC V, 139-140).

Un altro apostolato erano le confessioni.  Don Vincenzo doveva chiedere per i suoi collaboratori don Melia e don Michettoni le facoltà ministeriali anche per i casi riservati “per soddisfare alla moltitudine di penitenti che accostavano al sacramento di penitenza nella Venerabile Chiesa del Santo Spirito dei Napoletani.

Le Scuole Notturne sono anche le opere fondate durante questo tempo.

Molto tempo Pallotti dedicava alle confessioni qui in questa chiesa ma anche in altre chiese, in vari monasteri e collegi; negli ospedali e nel7 carcere San Angelo; 

Era anche qui che Pallotti ha fondato nel 1837 il Collegio delle Missioni Estere

Pallotti aveva tanti fedelissimi collaboratori, le persone di grande cuore. Ne ricordiamo uno, il collaboratore  Tommaso Alkusci che abitava nella rettoria  della chiesa del Santo Spirito. Questo laico ha donato la vita al servizio della Chiesa nelle opere iniziate da San Vincenzo.

Nel 1846 – la comunità lasciò la casa annessa alla Chiesa del Santo Spirito per trasferirsi nel ritiro del SS. Salvatore in Onda. Pallotti sembra che era ultimo a lasciare la casa. Il 16 febbraio da qui è partito per Camaldoli per gli esercizi spirituali e dopo, il 25 febbraio ritornato a Roma abitò nella casa accanto la Chiesa SS. Salvatore in Onda

Ringraziamo Dio se oggi, come Famiglia Pallottina possiamo riunirci in questa chiesa, così ricca di storia e di spiritualità, che TUTTI sentono essere la culla dell’Unione dell’Apostolato Cattolico.

Ringraziamo Mons. Zagotto, Rettore della chiesa per lo zelo e tutto quello che ha fatto per rendere questo luogo aperto al culto e alle celebrazioni della Famiglia Pallottina.    

Uniti nella preghiera insieme con Maria Regina degli Apostoli preghiamo lo Spirito Santo di accompagnare la vita dell’Unione,  sulle orme di San Vincenzo Pallotti.